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Dalla Lega al M5s: in Italia c’è chi vorrebbe trattare con Putin

Trattare con Putin: diversi esponenti dei partiti italiani filo-russi non ritrovano giusto giudicare Putin con lenti occidentali

In Italia c’è chi vuole trattare con Vladimir Putin sull’Ucraina. Lega, Fratelli d’Italia e alcuni grillini sono quelli che si avvicinano di più al pensiero che Putin abbia le sue ragioni per agire così.

Petrocelli: «Putin? Non è giusto giudicarlo con lenti occidentali»

Vito Petrocelli, presidente M5s della commissione esteri in Senato ha detto in mattina a Repubblica: «Ci sono aree del mondo che senza un pizzico di autoritarismo collasserebbero. La Russia è tra queste. Putin? Non è un campione di democrazia…ma non è giusto giudicarlo con lenti esageratamente occidentali: quelli che lo criticano, come gli americani, hanno le loro belle gatte da pelare», dice a Repubblica.

Comencini: «L’Ucraina non reggerebbe»

Ma anche Vito Comencini, deputato leghista veronese, che coltiva rapporti continui con la Crimea ed è dell’idea che in caso di conflitto «l’Ucraina non reggerebbe, perché da Kiev a Donetsk sono russi: avrebbero problemi di tenuta interna».

Grimoldi: «Ucraina nella Nato? Va evitato»

«Diciamo le cose come stanno: l’integrità territoriale dell’Ucraina va preservata. Ma se entra a fare parte della Nato i russi si ritroveranno con le basi missilistiche a 400 chilometri da Mosca. Va evitato se non vogliamo una guerra». Lo ha detto Paolo Grimoldi, leghista capodelegazione dei parlamentari all’Osce, ex segretario della Lega in Lombardia.

Salvini, Berlusconi e Crosetto: gli esponenti più vicini a Putin

Anche il capo del Carroccio Matteo Salvini punta al «dialogo con Mosca» sull’Ucraina. Il segretario della Lega è convinto che il congelamento dei rapporti di Usa e Ue con la Russia possa non solo alimentare i venti di guerra ma anche lasciare imprese e famiglie italiane a rischio blackout. E Berlusconi? Il leader di Forza Italia non ha mai nascosto di essere un grande amico del presidente russo. Infine, c’è Guido Crosetto, candidato da Giorgia Meloni al Quirinale. L’esponente di Fratelli d’Italia in un tweet ha detto che l’Occidente con la sua chiusura sta spingendo Putin nelle mani della Cina. Ma, come ha spiegato lui stesso, «la mia posizione è perfettamente filo occidentale, se non dialoghiamo materie prime, essenziali per la transizione ecologica, finiranno in mani cinesi».

 

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