Dizionario Arte

DAUMIER, HONORE’

Daumier Honorè. Caricaturista, pittore e scultore francese. Durante la sua vita fu principalmente conosciuto come autore di satira politica e sociale, ma dopo la morte è stato sempre più considerato un pittore.

Nel 1830, dopo aver imparato la relativamente nuova tecnica della litografia, produsse vignette politiche sull’appena fondato settimanale antimonarchico La Caricature (vedi Philipon). Fu un repubblicano convinto e nel 1832 fu condannato a sei mesi di prigione per le sue accuse al re Luigi Filippo, che rappresentò come “Gargantua che riempie il proprio ventre con l’oro estorto alla popolazione”.

Nel 1835 il governo proibì la caricatura politica e Daumier si rivolse alla satira sociale, soprattutto su Le Charivari, ma dopo la rivoluzione del 1848, in cui Luigi Filippo fu deposto, tornò su soggetti politici. Disse di avere prodotto più di 4000 litografie desiderando ogni volta che quella che aveva appena finito fosse l’ultima.

I dipinti di Daumier

I dipinti di Daumier furono probabilmente per la maggior parte eseguiti nell’ultima fase della sua carriera; furono accettati quattro volte dal Salon, ma non furono mai esposti e rimasero praticamente sconosciuti fino alla mostra che si tenne alla galleria di Durand-Ruel nel 1878, l’anno prima della sua morte.

La maggior parte di essi ritraeva la vita quotidiana con sfumature satiriche, ma realizzò anche un certo numero di soggetti letterari e mitologici (Don Chisciotte e Sancho Panza, 1865 ca, Courtauld Gallery, Londra). La sua tecnica era decisamente spontanea e libera. Come scultore si specializzò nella caricatura di teste e figure, anche queste con uno stile molto spontaneo.

In particolare creò la figura di Ratapoil

In particolare creò la figura di Ratapoil (letteralmente ‘ratto scorticato’) che rappresentava i sinistri rappresentanti del governo di Luigi Filippo. Una simile tipologia politica nella sua grafica era Robert Macaire, che personificava il profittatore e truffatore senza scrupoli.
Daumier è il più importante caricaturista del XIX secolo. L’essenza della sua satira sta nella capacità di interpretare situazioni mentali con assurdità fisiche, ma nella sua immediatezza e nella mancanza di sentimentalismo ha affinità con il realismo di Courbet. Sebbene la sua arte non abbia mai avuto un successo commerciale, fu apprezzato da amici e ammiratori tra cui Baudelaire, Degas, Delacroix e Forain. Negli ultimi anni era quasi cieco e fu salvato dalla miseria da Corot.

Nascita: Marsiglia 1808; Morte: Valmondois 1879

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!