Arte

DAVID HOCKNEY SI REGALA LA TATE BRITAIN

Per i suoi ottant’anni David Hockney prepara una mastodontica retrospettiva sui suoi sessant’anni di carriera

David Hockney, pittore, incisore, fotografo e scenografo, si prepara in grande stile all’importante traguardo degli ottant’anni, che festeggerà a luglio.

Il poliedrico artista, tra le figure più significative della cultura anglosassone dal secondo dopoguerra in poi, ha scelto la Tate Britain come cornice per quello che si preannuncia come un evento straordinario: una mostra nella quale saranno presentati gli esiti di oltre sessant’anni di produzione creativa e sperimentazione.

Grande la soddisfazione di Alex Farquharson, il nuovo direttore dell’importante istituzione londinese, entusiasta per la possibilità di raccontare in un’unica esposizione l’intera carriera artistica di uno dei più grandi artisti viventi della Gran Bretagna.

Percorso creativo, quello di Hockney, che ancora non può dirsi concluso. Tanto che, annunciano dalla Tate Britain, l’ultima sala dell’esposizione verrà lasciata vuota fino all’ultimo momento possibile, per far posto ad opere di ultima realizzazione e ancora in fase di elaborazione.

L’esposizione si inaugurerà il 9 febbraio per continuare fino al 29 maggio 2017 ed è organizzata dalla Tate Britain, in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi e il Metropolitan Museum di New York.

Concepita secondo un ordine cronologico, la mostra ripercorre sei decenni di carriera di Hockney, passando in rassegna le sue creazioni realizzate su molteplici supporti: dipinti, disegni, incisioni, fotografie e video.

Tra i lavori più importanti dei primi due decenni della sua carriera, si trovano i quadri Love del 1960 e 1961, i ritratti di famiglia, amici e i suoi autoritratti, insieme agli iconici dipinti delle piscine di Los Angeles.

L’esposizione comprenderà anche i paesaggi dello Yorkshire dipinti negli anni 2000, così come le opere eseguite dopo il suo ritorno in California nel 2013.

L’indagine di Hockney tende a catturare in modo intelligente e brillante l’essenza stessa dell’arte, rimettendo in questione e sfidando la natura e le convenzioni delle immagini e della loro creazione; attraverso uno stile eclettico ma sempre coerente.

Dopo l’inaugurazione di Londra, l’esposizione si sposterà prima a Parigi e poi a New York.

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