Ddl Zan: Casellati dice sì alla tagliola
Attualità

Ddl Zan bloccata per 23 voti: Casellati in Senato approva la “tagliola”

Il consiglio per il Ddl Zan si è riunito a Palazzo Madama. Lega e Fdi preferiscono passare al voto finale e allo scrutinio segreto

PUNTI DI VISTA DISCORDANTI TRA LEGA, ZAN E CASELLATI A PALAZZO MADAMA

Ddl Zan bocciato. Durante la mattinata del 27 ottobre in Aula in Senato la Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha confermato la cosiddetta legge tagliola. Il Ddl Zan non tornerà in commissione prima dei sei mesi. Ammettendo la tagliola proposta da Lega e Fdi si va verso la “morte” della legge. La legge prevede un taglio alla discriminazione e alla violenza per sesso, genere e disabilità.

Lega (Calderoli) e Fratelli d’Italia (La Russa) a Palazzo Madama (Senato) hanno infatti richiesto di andare subito al voto finale per scrutinio segreto. In questo modo gli articoli della Legge Zan non passano in esame. In aula PD, M5S e Leu hanno dimostrato la loro contrarietà alla richiesta dei senatori Calderoli e La Russa. La tagliola è stata approvata con 154 voti a favore, 131 contrari e 2 astenuti.

Ddl Zan bocciato LE PREOCCUPAZIONI

Alessandro Zan attivista LGBT aveva chiesto, invece, alla Casellati di non concedere il voto segreto e la tagliola.  Questo avrebbe potuto portare alla morte della legge contro l’omotransfobia. Per il politico l’intento del partito politico della Lega è appunto quello di voler affossare la legge. Per Calderoli (Lega), invece, andare subito ai voti finali segretamente non è un metodo per accantonare la legge, ma il senatore ribadisce “Piuttosto di fare una porcata meglio fermarsi qui”.

LEGGE ZAN BLOCCATA PER 23 VOTI

E così il DDL è stato affossato. Sono esattamente 23 i voti che hanno portato a dire no alla legge Zan. Il centrosinistra era convinto di poter vincere la partita con 149 voti, ma alla fine 2 si sono astenuti e 16 sono passati con il centrodestra. Finisce così 154 a 131 favorendo lo stop all’esame degli articoli e sì al voto segreto. La Presidente Casellati nonostante le critiche sul voto segreto ha ritenuto la richiesta “puramente giuridica”. L’Italia oggi resta uno dei pochi paesi europei senza una legge sull’omotransfobia.

Ddl Zan bocciato LE REAZIONI DA PALAZZO MADAMA

“Mi viene da vomitare” scrive Caterina Biti guardando il centrodestra esultare. Senatrice del PD dal 2018 in un post su Twitter condivide il suo rammarico. Si sfoga così con i suoi seguaci la vicepresidente dei senatori del Partito Democratico, dopo la scelta di bloccare la legge Zan.

LE DIMISSIONI DI ELIO VITO DA FORZA ITALIA

Un annuncio eclatante quello di Elio Vito, responsabile del Dipartimento Difesa e sicurezza del partito FI. Attraverso una lettera postata su Twitter si dimette dall’incarico affidatogli dal presidente Silvio Berlusconi. Si è trovato costretto a dimettersi con rammarico dal partito della controparte in quanto forte sostenitore del disegno di legge alla Camera.

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