Edgar Degas
Dizionario Arte

Edgar Degas: pittore, disegnatore, incisore e scultore francese

Edgar Degas era figlio di un banchiere benestante e amante dell’arte.

Edgar Degas

Studiò giurisprudenza ma nel 1854 iniziò a studiare con Loius Lamothe (1822-1869), allievo di Ingres, che gli trasmise l’insistenza del maestro sul primato del disegno.

Nel 1855 incontrò l’anziano Ingres in persona che gli consigliò: “Disegna linee, giovanotto, molte linee, dalla memoria o dalla natura”. Edgar Degas frequentò anche le lezioni all’ École des Beaux-Arts, ma la parte più importante nella sua istruzione artistica fu l’assiduo studio degli antichi maestri, sia al Louvre che in Italia, dove visse dal 1856 al 1859 (aveva parenti italiani e spesso ne era ospite).

Molti dei suoi quadri degli esordi sono ritratti o quadri di soggetto storico su temi classici (Esercizi di giovani spartani, 1860 ca, National Gallery, Londra).

Nel 1862 incontrò Manet (mentre stava copiando un Velázquez al Louvre) che lo portò a cambiare decisamente direzione. Introdotto così nella cerchia dei giovani impressionisti, per alcuni anni abbandonò i quadri storici e si rivolse a soggetti contemporanei, che comprendevano scene di balletto, teatro, interni di caffè, stiratrici al lavoro e bagnanti; nessun altro pittore dell’epoca trasse una così ricca varietà di tematiche dalla società urbana di tutti i giorni.

Le mostre impressioniste

Edgar Degas espose in sette delle otto mostre impressioniste e figura come personalità di spicco in ogni discussione sul movimento. Fu comunque impressionista solo per determinati aspetti della sua opera e come Manet (che veniva anche lui da un contesto sociale medio-alto) stette piuttosto in disparte dal resto del gruppo.

Era poco interessato al paesaggio e quindi non condivise l’attenzione impressionista alla resa degli effetti di cambiamento della luce e dell’atmosfera (il suo soggetto preferito all’aria aperta erano le corse di cavalli, ma dipingeva i quadri nel suo studio e solitamente lasciava lo sfondo indefinito).

Come gli altri impressionisti dipingeva il mondo attorno a sé in modo fresco e informale, per dare l’idea di una scena spontanea e non progettata.

Spesso utilizzava punti di vista poco comuni o figure inquadrate come in uno scatto fotografico (era molto attratto dalla fotografia); ma la spontaneità era solo apparente, in realtà i suoi quadri erano composti attentamente. “Anche lavorando sulla natura si deve comporre -disse -nessuna arte è meno spontanea della mia”.

Fino al 1874

Fino al 1874, grazie alle finanze famigliari, non ebbe mai bisogno di vendere le sue opere. Quell’anno, però, suo padre morì lasciando debiti inaspettati, che Edgar Degas pagò vendendo la casa e la sua collezione di quadri.

Diversamente dagli altri impressionisti non ebbe comunque molte difficoltà a commercializzare il suo lavoro (la sua formidabile abilità nel disegno lo fece accettare immediatamente da molti acquirenti).

Nel 1880 superò la crisi finanziaria. Dopo l’ultima mostra impressionista, nel 1886, smise di esporre in pubblico le proprie opere, vendendole in maniera selettiva a un numero chiuso di galleristi. Aveva ormai 50 anni e seri problemi di vista.

Per questo passò man mano dall’olio al pastello, poiché questa tecnica gli permetteva di stare fisicamente più vicino alla superficie su cui lavorava: in questi ultimi quadri le figure sono spesso ritratte in pose intime, come se lui stesso le osservasse da un punto di vista molto vicino.

La vista precaria e l’uso del pastello lo portarono ad ampliare le forme e a renderle più indistinte; la sua opera si avvicinò così stilisticamente all’impressionismo in senso tradizionale.

Sperimentò audacemente i pastelli e altre tecniche: talvolta fuse diversi modi di dipingere nello stesso quadro, altre volte espose al vapore i pastelli per poter usare il colore in modo più fluido.

Edgar Degas realizzò anche delle stampe con varie tecniche, e negli ultimi anni Sessanta produsse sculture in cera: poiché la vista gli mancava, il senso tattile divenne per lui il più importante.

La maggior parte delle sue sculture era di piccole dimensioni, ma alcune erano più ambiziose: tra queste l’unica esposta in vita sua, la famosa Ballerina di quattordici anni, vestita con un vero tutù, che fu presentata alla quinta mostra impressionista nel 1881 (come le altre sue sculture fu fusa in bronzo dopo la sua morte; un esemplare si trova alla Tate Modern, Londra).

Dopo la fine del secolo

Dopo la fine del secolo Degas poté produrre solo piccoli lavori e negli ultimi anni divenne cieco del tutto.

Al contrario di ciò che a volte si dice, non era un misantropo; infatti, aveva numerosi amici, stava volentieri con i bambini e solo con l’età e con la perdita della vista divenne solitario e insofferente).

Aveva comunque una personalità formidabile. Temuta per la sua sottile arguzia, e la sua completa devozione all’arte appariva a molte persone freddo e distaccato (per quanto si sappia non ebbe nessun tipo di relazione o coinvolgimento sentimentale).

Tra gli artisti il suo genio ottenne totale rispetto (Renoir lo collocava come scultore al di sopra di Rodin e nel 1883 Camille Pissarro lo descrisse come “certamente il più grande artista della nostra epoca”).

Dopo la morte divenne quasi un monumento nazionale e la reputazione di uno dei grandi dell’arte del XIX secolo dura tuttora. La sua influenza sull’arte del XX secolo è ricca e varia -sugli artisti che lo conobbero personalmente, come Sickert, e anche su altri venuti dopo.

La sua opera ebbe un grande fascino su altri grandi disegnatori come Hockney e Picasso e la sua maestria nell’uso del pastello è stata d’ispirazione a Kitaj.

Nascita: Parigi 1834; Morte: Parigi 1917

 

Leggi anche:

Pierre-Auguste Renoir e l’Impressionismo. La pittura en plein air

Impressionismo da Sotheby’s Parigi con Van Gogh e Degas

Delaunay, Robert. Pittore francese

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!