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Demi Lovato shock: nel suo nuovo album racconta del suo stupro

Demi Lovato torna sulle scene con un nuovo album e un documentario. In questo, la rivelazione shock: “sono stata stuprata”

Demi Lovato, ex stellina Disney, è tornata in studio. Ha infatti annunciato sui suoi canali social l’uscita del nuovo album a cui ha lavorato per due anni. Nel disco si preannunciano collaborazioni con grandi nomi e, secondo le indiscrezioni, dovrebbe essere preceduto da una docuserie su YouTube.

Dancing With The Devil, il nuovo album di Demi Lovato

Demi Lovato ha annunciato sui suoi canali social l’uscita del suo ultimo album. La pubblicazione è prevista per il 2 aprile e il progetto si intitolerà Dancing With The Devil: The Art Of Starting Over a cui dovrebbe essere affiancata un’omonima docuserie su YouTube in uscita il 23 marzo.

Non ci sono dettagli precisi su questo prospetto, ma è possibile che il documentario sarà in quattro puntate e il nuovo disco sarà la sua colonna sonora. Pare che la cantante abbia lavorato a questo progetto per due anni, dal suo ricovero nel 2018 per overdose. Il percorso della sua vita da quel momento fino a oggi non è infatti stato particolarmente semplice, ma l’album e il documentario paiono parlare della forza e la voglia di ricominciare, di rifarsi una vita.

Nel documentario dovrebbero apparire anche volti noti dello spettacolo, come Christina Aguilera ed Elton John, oltre ad amici e familiari di Demi che parleranno del percorso della cantante. Nell’album, invece, sono sicure tre collaborazioni con altrettante artiste femminili, ma non ci sono conferme riguardo i nomi. Stando al New York Times, però, uno di questi featuring è con la cantante Ariana Grande. Quello che è sicuro è che questo nuovo lavoro sarà un viaggio e un racconto personale dell’artista, che parlerà proprio delle sue difficoltà e della grande forza che ha avuto nel risollevarsi.

 

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Il percorso e il ritorno sulle scene

Per Demi Lovato la fama è arrivata grazie ad alcune serie e film prodotti dalla Disney, come Sonny tra le stelle e Camp Rock (disponibili su Disney+), e, rapidamente, la sua carriera è decollata. Ha infatti pubblicato ben 11 album, sebbene ormai l’ultimo risalga al 2017. Tra i titoli più famosi si ricordano Don’t Forget (album del 2008), Here We Go Again (2009) e Unbroken (2011).

I problemi di salute non l’hanno però mai abbandonata: ha infatti dovuto abbandonare un tour con i Jonas Brothers per entrare in clinica. I medici le diagnosticano il disturbo bipolare, soffre di bulimia e ha grossi problemi con la droga. La cantante non si fa abbattere e continua a lottare.

Nel 2018, poi, il dramma: la cantante va in overdose ed è costretta al ricovero e a ritirarsi dalle scene per due anni. Ecco allora da cosa origina Dancing With The Devil: The Art Of Starting Over, un album di riscatto e rinascita. “L’idea del documentario e del disco è nata per aiutare le persone che si sono trovate nella mia stessa situazione,” racconta Demi Lovato. Afferma inoltre che le sono rimasti dei sintomi che le ricordano che sarebbe potuta andare molto peggio. I fan sperano allora che questo passo sia solo il primo verso il ritorno alla normalità.

La violenza sessuale a 15 anni e l’abuso nel 2018

Nel documentario, inoltre, Demi Lovato parlerà di due episodi molto difficili e traumatici della sua esperienza. Nel 2018, infatti, quando è stata trovata incosciente a causa di un’overdose di droghe, afferma che il suo spacciatore ha abusato di lei.

Un amico della cantante, Sirah Mitchell, afferma infatti che l’uomo le avesse dato dell’eroina mista a Fentanyl apposta per aggredirla. “Quando mi sono svegliata ero in ospedale e mi hanno chiesto se avessi avuto dei rapporti sessuali consensuali. Avevo un flash di lui sopra di me e ho risposto di sì,” racconta Lovato, aggiungendo poi di essersi accorta dopo un mese che non era nello stato mentale giusto per dare il proprio consenso.

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Demi Lovato

È però un’altra rivelazione che ha lasciato i suoi fan a bocca aperta: non si è trattata della prima violenza che ha subito. La cantante racconta infatti che ha perso la verginità a 15 anni a causa di uno stupro, ma che per tanto tempo ha creduto fosse colpa sua perché stavano assieme e aveva accettato di andare in quella stanza con lui. Ha inoltre sottolineato le sue difficoltà causate dal dover continuare a vedere spesso il suo stupratore.

Non ho avuto una prima volta romantica, la mia prima volta è stato uno schifo. E per di più sono stata costretta a continuare a vedere quella persona. Ho smesso di mangiare e ho affrontato quella cosa in altri modi: provocandomi dei tagli, vomitando, di tutto. Avevo una bulimia talmente avanzata che ho cominciato a vomitare sangue.

Nonostante all’epoca si sia rivolta agli adulti, l’aggressore non ha ricevuto punizioni per il suo atto. Lovato ha quindi deciso di raccontare la sua storia perché si sappia che è bene parlare apertamente di fatti del genere, se si ha la forza di farlo.

 

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