Spettacolo,  Musica

DESERT TRIP: IL FESTIVAL ROCK DEFINITIVO

Partirà mercoledì e si concluderà il 16 ottobre il Desert Trip Festival: sullo stesso palco i più grandi della storia del rock

Che rappresenti la nuova Woodstock o il cimitero degli elefanti, il Desert Trip Festival rimarrà negli annali come un evento straordinario per la storia del rock. Rolling Stones, Bob Dylan, Led Zeppelin, Paul McCartney e non solo: sono questi i nomi del superfestival californiano di sei giorni, in scena a Indio a partire da questo giovedì. Simile nella formula al Coachella, ma ancora più ambizioso, il Desert Trip cade in un anno costellato da morti illustri nel mondo del rock e del pop – se ne sono andati Bowie, Lemmy Kilmister, Keith Emerson, Prince e molti altri – proprio per questo può essere connotato come un evento dal significato più ricco e potente rispetto a quello legato a una generica e nostalgica rievocazione dei Sixties.

Il festival ha poco da spartire con quel che oggi comunemente associamo ai mega eventi musicali: al Desert Trip non ci saranno eventi collaterali, concerti di band sconosciute, nessuna installazione o improvvisate incursioni artistiche di altro genere. Solo rock n’ roll, e il meglio che ha saputo esprimere a livello planetario fino ad ora. Il risultato? Per i fortunati presenti non sarà facile isolarsi con una birra e chiacchierare indifferenti durante un live, annoiarsi e, in definitiva, depistare l’attenzione dal punto irradiante dello stage, che sprigionerà nei prossimi giorni una luce destinata ad essere sempre più fioca: la media anagrafica degli artisti presenti si attesta a circa 70 anni d’età e – anche se è lecito dubitare che possa capitare una cosa simile agli Stones – molti dei presenti si ritireranno definitivamente entro i prossimi dieci anni. Due storiche band si esibiranno dimezzate rispetto agli esordi – parliamo naturalmente degli Who e dei Led Zeppelin, ma il loro magnetismo, sprigionato anche da altri ‘orfani’ musicali illustri come Roger Waters e Paul McCartney, è rimasto immutato.

Ad esibirsi sul palco il primo giorno saranno i Rolling Stones – che hanno appena annunciato l’uscita del loro nuovo album, presentato ufficialmente proprio la sera del concerto; sempre il primo giorno sarà la volta di Dylan, anche lui alle prese con le cover incise per ‘Fallen Angels‘, disco uscito la scorsa primavera. Inizierà così il festival, con una nota storica e quasi filologica: i maestri che omaggiano i propri maestri. Sabato sera sarà invece il turno di Paul McCartney e Young e domenica quello degli Who di Daltrey e Townshed e di Waters.

Forse alcune performance non saranno all’altezza delle avide e giustificate attese del pubblico: quello che è certo è che in futuro non ci sarà più nulla di simile al Desert Trip Festival, perché verrà a mancare una generazione che ha saputo creare da sé il proprio mito.

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