Dizionario Opera

Diavolessa, La

La partitura scritta da Galuppi per il testo goldoniano è tra le ultime fatiche del loro sodalizio, e si rivela ricca di pregi musicali.

Dorina e Giannino sono una coppia infelice; la ragazza infatti non è disposta al matrimonio, finché Giannino resterà povero. Per risolvere la situazione l’oste Falco li invia da Don Poppone, annunziandoli come turchi in grado di aiutarlo nella caccia a un tesoro. Poppone li scambia però per i conti Nastri, di cui è in attesa e, quando anche questi arrivano, li accoglie come se fossero gli ospiti turchi. Risolto il doppio equivoco, l’operina prosegue con una messinscena di Giannino e Dorina, che si fingono diavoli e, in cambio di informazioni sul tesoro, estorcono del denaro a Don Poppone. Ma i successivi interventi della serva Ghiandina e dell’oste Falco portano la vicenda a una svolta: la prima scopre l’estrazione plebea dei due finti conti, mentre il secondo svela che Giannino ha ereditato denaro a sufficienza per sposare Dorina. L’opera termina così con il ritorno dei veri nobili a Roma, la restituzione del maltolto a Poppone e il perdono generale di prammatica.

L’opera inizia con un concertato (un duetto) in cui la coppia di innamorati presenta l’antefatto: un esordio in medias res , dunque, ben diverso dalle semplici aperture col recitativo. Poco dopo, all’arrivo dell’oste Falco, il compositore coglie l’occasione per introdurre un terzetto, che viene a formare, insieme al brano precedente, una sorta di ampia introduzione con recitativo intermedio. Con tre concertati (‘finali’) si chiudono tutti gli atti: decisamente efficace il secondo, ambientato nella buia cantina di Falco, in cui Dorina e Giannino travestiti da diavoli percuotono e rapinano Don Poppone; è il tipico finale ‘a catena’, in cui ogni scena amplia la portata della precedente, mentre l’unità del pezzo viene assicurata da un accompagnamento orchestrale continuo e ritmicamente incisivo. Tra i personaggi (veri e propri stereotipi del teatro musicale settecentesco) si segnala in particolare la contessa, che fa il suo ingresso in scena con un’aria di coloratura da opera seria; mentre, agli antipodi stilistici, ricordiamo l’immancabile figura della serva, oppure la protagonista Dorina, cui è riservata la graziosa aria “Si distingue dal nobile il vile” (I,7), rielaborazione di un brano appartenente all’ Alessandro nell’Indie ripreso in quello stesso anno da Galuppi.

Type:

Dramma giocoso in tre atti

Author:

Baldassarre Galuppi (1706-1785)

Subject:

libretto di Carlo Goldoni

First:

Venezia, Teatro San Samuele, novembre 1755

Cast:

Giannino (B), Dorina (A), Falco, locandiere napoletano (T), Don Poppone (B), il conte Nastri, romano (A), la contessa Nastri (S), Ghiandina, serva di Don Poppone (S)

Signature:

r.m.

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