Dibattito Trump-Biden
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Dibattito Trump-Biden: ecco i principali retroscena

USA 2020: il caotico dibattito Trump-Biden e i suoi retroscena

Tenuto ieri il primo dibattito televisivo tra i due candidati per la presidenza degli Stati Uniti d’America, Donald Trump e Joe Biden. Molti ritengono che il dibattito Trump-Biden sia stato il più caotico della storia americana, tra interruzioni, insulti e provocazioni.

Come sempre, sono stati molti i retroscena ad aver arricchito un evento così importante per la politica americana. Vediamo quali.

Ivanka e Melania Trump presenti al dibattito

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Melania Trump e Ivanka Trump.

La figlia del presidente degli USA si è presentata al dibattito presidenziale catturando l’attenzione delle telecamere e dei presenti in sala. Infatti la secondogenita di Trump è arrivata, insieme al fratello Donald Trump Jr., mostrando il suo elegantissimo completo di giacca e pantalone color ghiaccio della stilista Gabriela Herst (il prezzo del blazer è di circa 2 mila dollari), con alla mano una borsa Chanel abbinata di quasi 5 mila dollari.

Importante anche la presenza della First Lady Melania, arrivata, come da prassi, al fianco del marito Donald. La donna ha dimostrato, ancora una volta, un’estrema eleganza sia nel suo completo a righe Dolce & Gabbana da 3 mila dollari sia nella camminata disinvolta su tacco 12 Louboutin. L’ex-modella, infatti, nonostante il suo metro e 80 di altezza non rinuncia mai a tacchi alti e a spillo. Si potrebbe trattare di una scelta anche politica, e non solo stilistica, al fine quasi di affiancare la tendenza diplomatica del marito.

Eppure, anche questa volta, Melania durante la discesa dall’aereo si è preoccupata di tenere fermi gli occhiali da sole piuttosto che stringere la mano a Donald. A creare scalpore solo pochi mesi fa, infatti, era stato il suo gesto risultato poco gentile di ritrarre la mano a quella del marito, col fine di tenere ferma la gonna dell’abito.

Come è ormai noto a molti, non corre buon sangue tra Melania e Ivanka Trump. È stata proprio l’ex amica e consigliera della First Lady, Stephanie Winston Wolkoff, ad aver rivelato nella sua biografia l’ostilità tra le due donne. Nel libro, infatti, si parla di una “operazione anti-Ivanka” che Melania avrebbe espressamente chiesto a Stephanie di mettere in atto.

Oltre alla forte competizione che si è creata tra le due Trump, è certo che entrambe sono costrette a mantenere, se non un rapporto di amicizia e simpatia, almeno un certo decoro quando compaiono insieme in pubblico.

I Proud Boys incitati al dibattito Trump-Biden

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Donald Trump al dibattito con Joe Biden.

Nel corso del dibattito presidenziale sono emersi vari argomenti che hanno acceso gli animi di Trump e Biden. Un messaggio pronunciato dal presidente e considerato da molti piuttosto inquietante è stato: “Proud Boys, state fermi ma siate pronti. Ma vi dico questo: qualcuno deve fare qualcosa contro l’estrema sinistra“.

I Proud Boys sono un gruppo suprematista di estrema destra, dai cui ideali Trump non ha mai preso le distanze. Anzi, per molti questo messaggio è come una chiamata alle armi, considerate le abitudini violente del gruppo a cui si è rivolto. Ovviamente, sui social i sostenitori dei Proud Boys hanno esultato di fronte alle parole di incitazione di Trump.

Le magliette Fred Perry ritirate dal commercio

Il marchio inglese Fred Perry, conosciuto soprattutto per le sue polo con la corona d’alloro, ha dovuto ritirare dal commercio statunitense e canadese un particolare modello di maglietta nera con le rifiniture gialle. Questo perché da tempo queste polo venivano usate come uniforme proprio dai Proud Boys.

Da anni ormai l’azienda conviveva con questo problema, ma solo in questi giorni è stata presa una decisione definitiva. La società infatti non ritiene che gli ideali condivisi dal gruppo di nazionalisti di destra siano in linea con quei valori di inclusività, diversità e indipendenza che da sempre rappresentano il marchio.

Nel comunicato scritto dall’azienda come spiegazione per tale scelta si afferma: «Per essere assolutamente chiari: qualsiasi materiale o prodotto di Proud Boys con la nostra corona di alloro o qualsiasi elemento correlato nero e doppio giallo, non ha assolutamente a che fare con noi e stiamo lavorando con i nostri avvocati per perseguire qualsiasi uso illegale del nostro marchio».

Un problema simile si verificò nel 2016 all’indomani della vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. In molti hanno percepito il marchio di sneakers New Balance infatti come “trumpiano“, a causa di alcune dichiarazioni che l’hanno definito come la prima società d’abbigliamento a sostenere apertamente Trump. Questo ha ovviamente portato ad una bufera di attacchi sui social nei confronti del marchio da parte dei democratici.

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Alcuni Proud Boys con indosso le Fred Perry.

“Will you shut up man”: virali le t-shirt del dibattito

Durante il dibattito, più volte il presidente Trump ha interrotto il suo sfidante Biden. Quest’ultimo, ai limiti della pazienza, gli ha poi risposto a tono con un invito a “stare zitto” (“Will you shut up man“).

Questa espressione è immediatamente diventata virale sui social. È anche stata creata e messa in vendita online, in tempi record, una t-shirt nera con stampate la frase pronunciata da Biden e la faccia di Donald Trump dall’espressione piuttosto corrucciata. La maglietta, dal prezzo di 30 dollari,  viene venduta sul sito internet Biden Victory Fund, che ha come obiettivo diffondere gli ideali democratici e sconfiggere Trump alle elezioni. Sullo stesso sito è possibile trovare altri capi e gadget che sostengono la campagna politica di Biden. Un esempio solo le tute e le spille che riportano la frase “I paid more income taxes than Donald Trump”, ovvero “Ho pagato più tasse sul reddito di Donald Trump”.

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La t-shirt “Will you shut up man”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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