Dibbets, Jan
Artista olandese. Formatosi all’accademia di Tilburg e alla Saint Martin’s School of Art di Londra, in un primo periodo ha dipinto tele monocrome influenzato dalla pittura di Piet Mondrian. Dal 1967 ha iniziato a utilizzare la fotografia come mezzo espressivo utile alla riflessione sullo spazio, tema chiave della sua ricerca, realizzando la serie di opere Correzioni di prospettiva (1967-1969), basate su fotografie di elementi geometrici disegnati con una corda o un gesso e ripresi dall’obiettivo della macchina secondo una prospettiva tale che il trapezio appariva quadrato, l’ellisse cerchio, con uno scarto tra realtà e illusione ottica. Artista ascrivibile all’ambito dell’arte concettuale, ha portato avanti una ricerca molto personale, in cui emergono sia il legame con la tradizione pittorica del suo paese sia l’influsso dell’amicizia con Richard Long, rappresentante della land art. Molti suoi lavori sono composti da fotografie dello stesso paesaggio ripreso secondo varie angolature e in diversi momenti della giornata, ricomposte e presentate allo spettatore in sequenze unitarie che riassumono, grazie all’intervento dell’artista, i diversi aspetti della realtà. Dalla fine degli anni Novanta ha realizzato opere che hanno per soggetto finestre che aprono sull’esterno, ma nello stesso tempo appaiono sospese, isolate da una stesura monocroma e uniforme di colore (Four windows, 1991, De Pont Museum voor Hedendaagse Kunst, Tilburg). Nascita: Weert 1941; :
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