DIPINTI DIGITALI E SCULTURE POETICHE, JOSEPH KLIBANSKY

Classe 1984, nato in Sud Africa, ma residente nei Paesi Baschi Joseph Klibansky è già una stella nel firmamento dell’arte. A dispetto della sua giovane età si è già guadagnato una forte riconoscibilità con esposizioni internazionali, passaggi in asta dai risultati sorprendenti e committenze da parte di importanti collezionisti. Da Parigi ad Amsterdam, da New York a Ginevra, da Mosca a Mumbai, passando per Bruxelles, Cannes, Marsiglia, St-Tropez e diverse altre città, Klibansky ha esposto più o meno ovunque. Le sue opere ruotano attorno alla vita quotidiana nelle metropoli, tra realtà e finzione, presentano messaggi volutamente contraddittori. Indaga i nostri desideri personali e le nostre aspettative, costantemente sfidati dalla dura verità, attraverso la creazione di dipinti digitali utopici e sculture iconografiche. In questo caso realizzate con la stampa in 3D, dove però non manca l’intervento umano per rimarcare l’interesse per la commistione fra tecnologia e artigianato.

Nel 2017 sarà al Museum de Fundatie a Zwolle in Olanda, ma fino al 1° maggio la sua personale Beautiful Tomorrow, a cura di Luca Berta, Francesca Giubilei e Demetrio Paparoni, potrà essere ammirata all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti sede di Palazzo Franchetti, di Venezia. Nelle stanze ad accogliere lo spettatore fra un astronauta di sette metri atterrato in bilico su una sedia lungo la sponda del Canal Grande, un gorilla accigliato che suona una trombetta da party nel salone di un palazzo nobile e la giungla che cresce tra i broccati di seta e rivela una piccola scultura dorata, anche i lavori fotopittorici ispirati alla New Media Art. Paesaggi urbani familiari mixati con ambienti naturali remoti, opere bidimensionali frutto della sovrapposizione di centinaia di fotogrammi sulle quali appaiono interventi pittorici in acrilico.