Arte

Divisionisti. Quasi futuristi

Da Boccioni a Carrà, passando per Pellizza da Volpedo, Morbelli e Longoni. i Divisionisti sono i pittori che traghettano la pittura dalle morbidezze del divisionismo al dinamismo futurista. Sotto il segno della luce.

Milano, primi Novecento, alla Triennale di Brera, si svolge la presentazione ufficiale di un gruppo di giovani pittori definiti, con un termine apparentemente tranchant, ‘divisionisti’ (traduzione italiana dei ‘puntinisti’ francesi), seguaci di Georges Seurat e Paul Signac. Si chiamano Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Emilio Longoni.

Si parla di loro e dell’influenza che avranno sulle avanguardie del ‘900, in particolare sul Futurismo e i suoi portavoce, Giacomo Balla, Carlo Carrà (nella foto, “ciò che mi ha detto il tram”, 1911), Luigi Russolo, Gino Severini, nella mostra in corso al Mart di Rovereto fino al 9 ottobre.

La tecnica è la stessa usata dai francesi, ma ai puntini vengono adesso sostituiti filamenti di colore quasi puro, ottenuti attraverso la divisione prismatica (ricordate la teoria di Newton, dove si ragiona di un prisma che separa per rifrazione la luce nei colori che compongono lo spettro visibile?).

Alla versione impressionista della visione, che parte dal cuore e arriva al cervello, viene adesso sostituita la riflessione dell’uomo moderno sulle nuove scoperte scientifiche nel campo dell’ottica fisiologica e fisica. Sono artisti, i divionisti, ma anche un po’ scienziati, la prova che le scoperte non si fanno mai per caso, o per sentimento. Quanti anni sono passati da quando Umberto Boccioni, nel 1906, dipingeva, probabilmente a Mosca, il ritratto di Sophie Popoff? Un incendio di colori, e luce bianca che piove dall’alto sullo chignon argenteo della signora. Un meraviglioso Boccioni quasi tardo simbolista, che – chi l’avrebbe detto? – di lì a poco si sarebbe convertito alle chimere della velocità, della vertigine e della guerra per la guerra.

 

“I pittori della luce. Dal Divisionismo al Futurismo”, Mart, Rovereto. Fino al 9 ottobre.

 

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