Dizionario Arte

Donghi, Antonio

Pittore italiano. Dopo gli esordi legati al clima post-impressionista, maturò un personale linguaggio all’interno di quel richiamo all’ordine e al mestiere che si affermò nel dopoguerra e che venne propugnato dalla rivista Valori Plastici di Mario Broglio. Influenzato dalla metafisica di De Chirico, fin dai primi anni Venti ritrasse un mondo quotidiano fatto di atmosfere rarefatte e popolato da figure caratterizzate da una pesante plasticità e da una immobilità irreale (Lavandaie, 1923, collezione privata; Battesimo, 1930, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino). L’attenzione quasi fotografica è sempre associata ad una semplificazione e sintesi dei volumi, che emerge non solo nei quadri di figura, ma anche nei paesaggi e nelle nature morte (Il Tevere, 1931, GNAM, Roma). Esponente della tendenza definita dal critico Franz Roh realismo magico, si avvicinò per un breve periodo al movimento di Novecento Italiano, esponendo nella collettiva del 1929. Fu apprezzato e sostenuto da Roberto Longhi, Ugo Ojetti e dal musicista Alfredo Casella, che fu uno dei primi collezionisti delle sue opere. Dal 1939 insegnò Tecniche pittoriche all’Istituto Centrale per il Restauro di Roma. Nascita: Roma 1887; Morte: Roma 1963

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