Pitti si fa
Moda

Dopo le dichiarazioni di Giorgio Armani, Raffaello Napoleone conferma: Pitti si fa

Nonostante il covid e le dichiarazioni di Giorgio Armani e Cucinelli, Pitti uomo 2022 si fa: le parole di Raffaello Napoleone

Di ieri la notizia che Giorgio Armani ha deciso di annullare le sfilate previste durante la milano fashion week e la settimana dell’haute couture parigina, ma Raffaello Napoleone rassicura: Pitti uomo si fa.

Dall’11 al 13  la Fortezza da Basso di Firenze, location adatta a mantenere tutti i protocolli previsti per il Covid 19, ospiterà espositori  e visitatori interessati al mondo del menswear e dell’abbigliamento da bambino. Già nei scorsi giorni l’amministratore delegato di Pitti Immagine, manifestazione che riunisce il mondo del menswear, e eccezionalmente per quest’anno anche quello dell’abbigliamento da bambino, aveva confermato la volontà di procedere nella modalità fisica, tenendo sempre un occhio di riguardo sul protocollo per il contenimento della pandemia. 

Ora che, dopo la scelta improvvisa di Armani, il mondo della moda si interroga sul da farsi, Pitti vuole essere una certezza per tutti gli espositori, lavoratori e visitatori della manifestazione giunta alla sua edizione numero 101. 

Le dichiarazioni di Raffaello Napoleone sull’edizione di Pitti Immagine 2022

A una settimana dall’apertura di Pitti Uomo e di Pitti Bimbo i lavori in Fortezza da Basso vanno avanti con rigorose misure di sicurezza con protocolli ancor più stringenti di quanto previsto dalle norme più recenti, sia durante gli allestimenti sia nei giorni di fiera. Molte collezioni sono negli spazi espositivi e in tutti i padiglioni si stanno montando gli stand e le strutture per i servizi. Alcuni espositori sono in difficoltà, non possiamo nasconderlo. Le criticità maggiori si riscontrano in quelle aziende che, a prescindere dalla loro dimensione, si trovano strette tra casi di positività, quarantene e isolamenti fiduciari.

In queste ultime settimane avevamo messo in conto che tutto ciò avrebbe potuto influire in alcuni casi sulla partecipazione al salone. Ma i numeri complessivi a oggi tengono, anche sui fronti dei compratori e della stampa. 

Il punto è che Pitti Immagine ha fatto una scelta  sin dall’inizio della pandemia: restare vicini alle aziende, ai compratori, cercare l’interesse dell’intero sistema moda. E da allora a quella scelta siamo rimasti fedeli, adattandoci all’evoluzione della situazione generale, mettendo sotto pressione l’azienda e i suoi conti. Abbiamo fatto patti trasparenti con i nostri clienti, rassicurati dalla positiva esperienza di giugno.

In fin dei conti ci ispiriamo alle scelte del nostro Governo, che ha deciso di conciliare a ogni costo l’irrinunciabile tutela della salute collettiva con l’indispensabile tutela delle attività economiche, condizioni necessarie l’una per l’altra.

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