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Il doppio miracolo sportivo del Lecce: dopo la salvezza, il campionato Primavera

Il miracolo sportivo del Lecce passato sottotraccia: dopo la salvezza, ora i Salentini si sono conquistati lo Scudetto Primavera. Il campionato di Serie A è ormai terminato e i verdetti sono stati stabiliti. Il Napoli ritorna in Albo d’Oro dopo 33 anni, mentre alla prossima Champions League assieme ai neo scudettati partenopei parteciperanno anche Lazio e le due milanesi.

Quanto all’Europa League vedremo Roma e Atalanta, mentre per la Conference occorrerà attendere il destino della Juventus se ci andrà oppure se dovrà cedere il posto alla Fiorentina. Nel frattempo, però, sulla parte bassa della classifica la neopromossa Lecce è riuscita a togliersi dalla retrocessione, mandando allo spareggio Spezia ed Hellas Verona. Non solo: proprio nella giornata di ieri, i Salentini hanno battuto in finale dei playoff del Campionato Primavera proprio la Fiorentina, eguagliandola in Albo d’Oro.

Il miracolo sportivo del Lecce: una stagione da ricordare

Dunque, il Lecce ripartirà dalla stagione 2023/24 con due importanti successi. Da una parte, i giallorossi contano sulla salvezza ottenuta alla penultima giornata di Serie A contro un’avversaria già conosciuta nei campionati inferiori (il Monza). Dall’altra, la formazione Primavera uscita vincitrice nella finalissima contro la Fiorentina. Un successo non da poco, che viene da un lavoro sapientemente programmato, al netto della scarsità di risorse economiche a disposizione.

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Marco Baroni, l’allenatore artefice del miracolo sportivo del Lecce di questa stagione

Il Presidente della società calcistica pugliese, Saverio Sticchi Damiani, ha di recente affermato che la vera forza del Lecce non è economica o finanziaria, ma su un perfetto gioco di squadra (al di fuori del campo ovviamente). L’impostazione della società, basata su tante idee ed uno scouting scaltro, ha portato la squadra ad essere la più giovane di fatto di tutto il campionato (24,5 anni di media). Inoltre, è l’unica delle squadre sia neopromosse che di bassa classifica a non aver mai dubitato del proprio allenatore, Marco Baroni.

A livello, economico, la macchina sportiva si regge su una parsimoniosa stabilità e dei costi molto bassi. Il Lecce è infatti la società con il monte stipendi più basso della Serie A, pari a circa 15.7 milioni di euro. Paragonando ad altri club “vicini”, sono quasi due milioni in meno della Cremonese e sei della Sampdoria, entrambe già in Serie B. Addirittura, il divario cresce un poco di più con cinque e otto milioni rispetto a Verona e Spezia che domani sera si sfideranno nel campo neutro di Reggio Emilia per restare nel massimo campionato.

Pantaleo Corvino, il direttore tecnico nonché vera mente del doppio miracolo sportivo del Lecce di questa stagione

A livello societario, però, il vero uomo-chiave del miracolo sportivo del Lecce è il direttore sportivo Pantaleo Corvino. Il dirigente sportivo dei Lupi, vero rappresentante dell’identità salentina del club (è nato a Vernola, non lontano dal capoluogo di provincia), ha costruito con sapienza e intuito una squadra che può regalare tante  emozioni ancora al pubblico leccese. Già nel primo periodo al Via del Mare, Corvino aveva scoperto diversi talenti poi andati in grandi club come Bozinov, Ledesma e Vucinic. Ora si è ripetuto di nuovo, sorprendendo anche in Primavera.

Il miracolo sportivo del Lecce: il caso della Primavera salentina

Dunque, Pantaleo Corvino l’ha combinata “ancora”. Dopo il ritorno “a casa” nel 2020 (anche se intanto ha maturato ulteriore esperienza a Fiorentina e Bologna), egli ha assunto pieni poteri in area tecnica, diventando di fatto il leader del mercato e del talent scouting. Nel corso delle ultime campagne acquisti, infatti, Corvino ha “regalato” alla società diversi giovani talenti. Con la vittoria del campionato Primavera da parte del Lecce, i salentini ritornano ad essere una società molto interessante sul piano della ricerca di potenziali campioni.

Il miracolo sportivo del Lecce si vede nella squadra Primavera neo campione d’Italia, dove figurano molti talenti stranieri

Ciò che colpisce è che la squadra scesa in campo ieri contro la Viola era composta prevalentemente da giocatori stranieri, in netta controtendenza agli auspici di vari esperti che da tempo premono per far giocare più italiani possibile. Tale vittoria è la dimostrazione che il miracolo sportivo del Lecce è figlio di una lungimiranza di Corvino che grazie al suo team di osservatori, ha potuto pescare talenti da molte parti del mondo a prezzo a volte quasi irrisori. Un vero e proprio modello di gestione oculata ed efficiente.

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