Dizionario Arte

Dottori, Gerardo

Pittore perugino. Diplomatosi nel 1906 all’Accademia di Belle Arti di Perugia, dopo un inizio legato al divisionismo e a tematiche simboliste si avvicinò dalla prima metà degli anni Dieci alla poetica *futurista, elaborata in numerose opere fino ad arrivare a una forte sintesi dinamica in dipinti quali Forze ascensionali (1919, Musei Civici d’Arte e Storia, Brescia) o Temporale-città (1920, collezione privata, Torino). Nel 1920 si aprì una sua mostra personale alla Casa d’Arte Bragaglia di Roma, che rappresentò la sua consacrazione all’interno del movimento futurista (all’inaugurazione intervennero Marinetti e Balla) e aprì la strada alla partecipazione alle successive mostre del gruppo. Dalla sua produzione emerge una personale attenzione per la natura, derivante dal forte legame con la sua terra, riletta nei termini del moderno dinamismo. Dottori fu uno dei principali esponenti dell’aeropittura, di cui firmò il manifesto nel 1931, con opere quali Aurora volando (1933, Galleria Arte Centro, Milano) e A 300 Km sulla città (1934, collezione privata, Milano). Nell’ambito della pittura murale si ricordano la decorazione dell’Idroscalo di Ostia (1928-1929), distrutto durante i bombardamenti bellici, e La luce dell’antica madre (1937), opera realizzata per l’aula magna della Regia Università per Stranieri di Perugia. Nascita: Perugia 1884; Morte: Perugia 1977

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