Draghi va da Macron: un confronto su guerra, apertura dell’Ue a Est e stabilità tra Paesi
Draghi incontra Macron a Parigi: di cosa parleranno
Questa sera ci sarà un nuovo faccia a faccia tra Mario Draghi ed Emmanuel Macron. Ogni appuntamento istituzionale per il premier italiano diventa un’occasione di confronto sulle agende, in questo caso in vista del prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 giugno.
Si incontreranno all’Eliseo per cena e discuteranno del sostegno all’Ucraina e dei legami che uniscono Francia e Italia. Domani, inoltre, Draghi parteciperà alla cerimonia di apertura dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), presieduta dall’Italia.
Draghi e Macron: posizioni diverse sulla guerra in Ucraina
In queste ultime settimane l’atteggiamento di Italia e Francia nei confronti di Mosca è stato in qualche modo diverso. Macron si è dimostrato più conciliante, tanto da attirare le critiche da parte di Kiev. Invece Draghi ha continuato sulla sua linea dura, anche di fronte agli scontri interni nella maggioranza.
Sul tavolo dell’incontro c’è la questione Ucraina. Si discuterà nuovamente del sesto pacchetto di sanzioni europee avviate in questi giorni. Ma si affronterà anche l’agenda prevista per il prossimo Consiglio europeo di fine giugno. L’obiettivo è quello di espandere l’orizzonte dell’Europa e allargarla il più possibile a quei Paesi che chiedono di farne parte. Un aspetto delicato della questione è la richiesta di adesione dell’Ucraina, che non vi può aderire finché sarà in guerra, ma può comunque rivendicare il proprio status di candidato.
Draghi sembra avere pochi dubbi in merito. Ieri, infatti, ha incontrato la premier della Georgia, Salomé Zourabichvili, garantendo supporto alla richiesta di adesione all’Ue. L’ex capo della Bce è favorevole all’ingresso di altri Paesi balcanici come Moldavia, Bosnia, Serbia, Kosovo, Montenegro, Albania e Macedonia del Nord. Macron, invece, ha dimostrato di avere una posizione più cauta. Infatti, secondo lui l’allargamento dell’Unione Europea dovrebbe prendere la forma di una “comunità politica” o di una confederazione, costruendo un cerchio esterno di Paesi intorno agli Stati partner.
Il confronto tra Draghi e Macron
I due premier affronteranno anche altri temi chiave. L’approvazione dell’Italia al nucleare tra le fonti rinnovabili ha permesso di ottenere il sostegno della Francia ad un tetto al prezzo del gas, cosa fondamentale per Draghi. Inoltre, sarà discussa la questione del debito in funzione anticrisi: entrambi i premier sosterranno l’ipotesi dei prestiti per finanziare le misure contro il caro energia.
Entrambi i presidenti si incontreranno sapendo che sia a Roma che a Parigi gli equilibri politici dei rispettivi Parlamenti sono precari. Macron è in attesa del secondo turno di elezioni delle Camere previsto per il 19 giugno. Draghi, invece, richiede il sostegno dei partiti nelle iniziative internazionali. Si attendono, a questo proposito, le sue comunicazioni del 21 giugno prima del Consiglio europeo.
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Editor: Susanna Bosio
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