Dries Van Noten, il ritorno tra i selvaggi. Chiusura sfilata
Moda

Dries Van Noten, ritorno tra i selvaggi

Dries Van Noten: a passo lento verso il recupero della sartorialità nel nome dei Sei di Anversa

La Parigi Moda Uomo ci svela, lentamente, un riordino costante delle idee: ferme, chiare e inequivocabili. Si ritorna all’idea di sartortialità, al recupero stesso di bottega. E Dries Van Noten non fa eccezione con la sua collezione autunno/inverno 2019-20.

Qualche tempo fa lo stilista belga fu definito da The New York Times “uno degli stilisti più cerebrali”.

Empatia a parte, Van Noten è tra i pochi, oggi, a risultare credibile. Nessun
coup de théâtre durante la sua carriera. Con oggettività, va detto, il designer riesce sempre a disegnare collezioni che vanno oltre l’aspetto sensoriale del defilé.

Contaminata stilisticamente, ossessionata da aspetti artistici variegati, la verve creativa di Dries è alimentata da una costante ricerca.

Accompagnato da Walter van Bereindonck, Anna Demeulemeester, Dirk Bikkemberg, Josephus Thimister e Martin Margiela, diede inizio a ciò che fu definito il gruppo de “i giovani selvaggi”.

Figlio di Rei Kawakabo e Yohji Yamamoto, Dries Van Noten recupera l’influenza del Medio ed Estremo Oriente, descrivendo un nomade contemporaneo alla costante ricerca dell’individualità.

E se la sua intenzione, ieri come oggi, non è di creare un look, la collezione autunno/inverno 2019-20 va definendo l’immaginario collettivo dello stilista.

L’evidente tailoring del defilé si inscrive naturalmente nelle giacche doppiopetto dalla linea affusolata abbinata a pantaloni con pinces.

Ritorna anche il gessato. Si valorizza così, il look anni Novanta con completi composti da giacche e pantaloni morbidi abbinati a capi activewear come la giubba tecnica trapuntata.

Omaggio anche a Kawakubo e Yamamoto nell’essenzialismo dei pantaloni kimono e nelle strutture decise e minimali.

La palette cromatica riscopre il valore del grigio come tonalità rigida ed elegante sovrapposta ad eterni neri e a colori più morbidi come il cammello e il viola.

 

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