Dizionario Arte

Dumas, Marlène

Artista sudafricana. Dopo gli studi a Città del Capo, nel 1976 si è trasferita ad Amsterdam, dove è entrata a far parte di Atelier ’63 dedicandosi alla pittura. Dagli anni Ottanta si è affermata con un linguaggio molto personale inseribile nell’ambito del neoespressionismo tedesco, conquistando presto un riconoscimento internazionale. Nei suoi dipinti ritrae le diverse pulsioni che caratterizzano l’uomo, dall’amore alla violenza, oltre che tematiche come l’apartheid e i pregiudizi razziali, concentrandosi sempre su figure singole o in gruppo collocate in spazi anonimi, senza sfondo e delineate con colori spesso irreali e violenti. Agli inizi degli anni Novanta ha realizzato Black Drawings (1991-1992, De Pont Museum voor Hedendaagse Kunst, Tilburg), una serie di 110 ritratti di persone di colore, anonime, ma ciascuna con una precisa caratterizzazione che la differenzia dalle altre, con cui ha voluto sottolineare l’assurdità delle discriminazioni razziali, vissute in prima persona in Sudafrica. Da sempre interessata alla rappresentazione del corpo nudo, dalla fine degli anni Novanta ha affrontato il tema della pornografia con la serie Pin-up e nel 1998 ha pubblicato Sweet Nothings, una raccolta di scritti, che come i titoli delle sue opere sono fondamentali nell’interpretazione del suo lavoro. Nascita: Kuilsrivier 1953; :

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