Edgar Allan Poe – il maestro del terrore
Il poeta, giornalista, scrittore, saggista ed editore Edgar Allan Poe si spegneva il 7 ottobre 1894. Lo ricordiamo quindi con le sue frasi più belle.
Edgar Allan Poe
Wikimedia Commons.
Nato a Boston il 19 gennaio 1809, Edgar Allan Poe rimane orfano da ragazzo e viene adottato da John Allan. Per volere della famiglia adottiva, studia in Inghilterra e subisce quindi l’influenza dei grandi scrittori e poeti inglesi.
Dopo una parentesi nella carriera militare, si dedica all’editoria, settore molto difficoltoso negli Stati Uniti, soprattutto a causa della mancanza di una legge internazionale che tuteli il diritto d’autore. Diventa il primo scrittore statunitense che cerca di vivere dei soli profitti derivanti dalla scrittura.
Dopo le sue prime esperienze poetiche, Poe rivolge la sua attenzione alla prosa. Pubblica a Philadelphia alcune storie e inizia a lavorare al suo unico dramma, Poliziano. Nell’ottobre 1833 il Baltimore Saturday Visiter assegna a Poe un premio per il suo racconto Manoscritto trovato in una bottiglia.
Il 22 settembre 1835 sposa in segreto la cugina tredicenne Virginia, la cui prematura morte avrebbe poi ispirato diverse opere di Poe.
Edgar Allan Poe scrive molti romanzi e molti racconti, affermandosi come maestro dei generi horror, thriller e giallo. Si spegne a Baltimora il 7 ottobre 1849, dopo aver passato quattro giorni in ospedale.
Le citazioni più significative
- Coloro che sognano ad occhi aperti conoscono molte cose che sfuggono a quanti sognano solo dormendo. (da Eleonora)
- Non c’è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull’orlo di un precipizio, medita di gettarvisi. (da Il genio della perversione)
- L’ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa. (da Un capitolo d’idee)
- Non credete a nulla di quanto sentito dire e non credete che alla metà di ciò che vedete. (da Il sistema del dott. Catrame e del prof. Piuma)
- È veramente da mettere in dubbio che l’intelligenza umana possa creare un cifrario che poi l’ingegno non riesca a decifrare con l’applicazione necessaria. (da Lo scarabeo d’oro)
- Non c’è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull’orlo di un precipizio, medita di gettarvisi. (da Il genio della perversione)
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