Elisabetta Roncati
Arte,  Milano

Elisabetta Roncati: una giovane divulgatrice digitale, ecco l’intervista

ELISABETTA RONCATI CI RACCONTA COME NASCE IL  PROGETTO “ART NOMADE MILAN”

Una lunga e piacevole chiacchierata alle tre di un venerdì pomeriggio per capire chi è Elisabetta Roncati.

D. IL SUO PERCORSO PARTENDO DAGLI STUDI?

R. Sono nata a Genova, ma ormai stabilmente milanese e ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione e gestione nei mercati dell’arte e della cultura ed una magistrale in Retail and Channel Management. Sto studiando ancora, in particolare la lingua araba. Ho inoltre conseguito il Master in “Diritto e Fiscalità dell’Arte”, che ho frequentato presso la Sole24Ore Business School e il corso di formazione per “Curatore d’Archivio d’Artista”, svolto presso AitArt, Associazione Italiana Archivi d’Artista.

Ho ereditato la passione dell’arte dalla mia famiglia. Il mio percorso lavorativo inizia in Coop Consorzio NordOvest come junior project manager convergenza commerciale nel periodo dell’Expo, quando l’azienda aveva attivato il famoso “Supermercato del Futuro” in partnership con Oscar Farinetti. Sono approdata al mondo dell’arte lavorando in una galleria milanese.

In particolare ho approfondito il mondo arabo, islamico ed il panorama africano contemporaneo, anche grazie alle conoscenze derivate dalla frequentazione del perfezionamento AMA – Antropologia Museale e dell’Arte, beni demoetnoantropologici, diretto da Ivan Leopoldo Bargna, attivato presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.

D. CI SPIEGHI IL SUO AMBITO DI INTERVENTO

R. Mi occupo della valutazione di opere, della creazione di eventi culturali legati all’arte contemporanea, della redazione di saggi e del disbrigo di pratiche amministrativo burocratiche inerenti i beni culturali. Inoltre sono stata una delle organizzatrici della REA! Art Fair, che si è svolta a fine ottobre alla Fabbrica del Vapore.  

Da due anni ho aperto il blog Art Nomade Milan, avendo sentito l’esigenza di mettere alcune informazioni a disposizione di tutti, abbattendo le barriere che molte volte allontanano le persone dal mondo dell’arte, giudicato troppo snob, una specie di riserva indiana per happy few. 

Penso si debba dare l’opportunità a un pubblico sempre più ampio di entrare in contatto con la cultura. Attraverso il blog, il mio profilo Instagram e tutti gli altri canali social connessi al marchio ANM, permetto a tantissime persone l’accesso all’arte soprattutto contemporanea, con un occhio alle varie culture artistiche anche extra europee.

Clicca per leggere Elisabetta Roncati su Instagram

D. MI PARLI DI ALCUNI DEGLI ARTISTI EXTRAEUROPEI PIÙ FAMOSI DELL’ULTIMO PERIODO

R. Tra i giovani artisti di origine africana, diventati molto famosi negli ultimi tempi, posso citare:

Amoako Boafo: classe 1984, nato in Ghana, crea soprattutto ritratti caratterizzati da una pittura a trama profonda e una ricca tavolozza di colori. Il grande pubblico lo ha scoperto grazie a Kim Jones, direttore creativo della maison Dior, che lo ha scelto per rappresentare la collezione uomo P/E 2021, intitolata, non a caso, “Portrait of an artist”. Uno degli ultimi risultati in asta è stato l’aggiudicazione di un’opera a 880.000 $ (Febbraio 2020, Phillips).

Cassi Namoda: classe 1988, nata in Mozambico, a gennaio 2020 ha realizzato una delle copertine del numero di Vogue dedicato alla sostenibilità.

Importanti sono anche Njideka Akunyili Crosby (si ricorda la sua partecipazione alla scorsa Biennale di Venezia) e Otis Kwame Kye Quaicoe (“Black Stripes on White”, ritratto olio su tela, Phillips ottobre 2020 aggiudicato per £ 94.500).

D. C’È STATO UN INCREMENTO DELL’INTERESSE QUINDI?

R. Sicuramente c’è stato un incremento dell’interesse dei media generalisti e anche degli operatori di settore nei confronti di temi quali identità “black” e relative questioni sociali e politiche, soprattutto negli USA, sulla scia delle proteste legate al “Black Lives Matter”.

Di converso, però, alcuni degli artisti sopra citati sono stati oggetto di azioni speculative che hanno portato le loro quotazioni a dei picchi impensabili fino a poco tempo prima. Questo tipo di interventi potrebbe in futuro danneggiare i creativi stessi ed i collezionisti.

D. ESISTE UNA FUSIONE TRA ARTE E MUSICA?

R. Anche l’ambito musicale può contribuire alla carriera di un artista visivo. Forse l’esempio più famoso nella storia dell’arte recente è quello di Jean Michel Basquiat, che suonava regolarmente al Mudd Club. La scena musicale newyorkese è stata per lui grande fonte di ispirazione. I generi disco, punk, new wave e noise hanno contribuito ad accrescerne la fama negli Anni Settanta-Ottanta.

LEGGI ANCHE:

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!