Emily in Paris francesi
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Emily in Paris: la serie Netflix che ha fatto infuriare i francesi

Emily in Paris: la serie Netflix che ha fatto infuriare i francesi tra cliché e stereotipi

Emily in Paris – la serie che ha fatto infuriare i francesi

Una delle ultime uscite di maggior successo sulla piattaforma Netflix è Emily in Paris, serie creata da Darren Star, autore di Sex and the City.

Per l’incredibile successo ottenuto, è stato confermato di recente l’arrivo della seconda stagione. Anche se per ora non si hanno notizie ufficiali sulla data di uscita, l’annuncio è arrivato sui profili social di Netflix Italia, che scherzosamente ha postato su Instagram un video scrivendo: “Deux è sempre meglio di un. È in arrivo la stagione 2 di Emily in Paris“.

Protagonista della storia è Emily, interpretata dalla bellissima Lily Collins, una social media strategist che da Chicago viene mandata a Parigi dalla propria azienda. La ragazza da subito si ambienta nella Ville Lumière, tra party esclusivi, incontri con famosissimi influencer e look sempre chic e alla moda. Tutto questo fa da sfondo alle avventure di Emily, che cerca di conquistare i suoi colleghi di lavoro e di cavarsela tra storie d’amore proibite.

Emily in Paris francesi
Emily nella serie Netflix.

Emily in Paris: le critiche dei francesi

Eppure, nonostante Emily in Paris a soli pochi giorni dall’uscita abbia scalato le classifiche dei titoli più visti, tuttavia si sono sollevate svariate critiche alla serie, soprattutto da parte dei francesi che si sono visti rappresentati all’interno della storia.

In particolare, Thomas Sotinel, critico di Le Monde, in riferimento a questa serie ha parlato di hate watching. In primis per i numerosi cliché sul mondo francese e parigino, e in secondo luogo per l’idea della perfetta ragazza americana che in pochi giorni raggiunge un incredibile successo.

Emily, infatti, emerge come perfetta lavoratrice, che in ufficio non bada ai pettegolezzi. I suoi colleghi parigini, invece, vengono descritti come procrastinatori, snob e ritardatari sul lavoro.

La serie Netflix è stata criticata anche per come viene mostrata la capitale francese: estremamente pulita, romantica, dove la vita è sempre facile e divertente. Eppure, Parigi, a detta dei suoi abitanti, non è solo feste, alcool, locali pieni di persone e bellissimi boulevard. Soprattutto in un periodo in cui nessuno può viversi a pieno la vita di città a causa delle regole imposte per limitare il contagio da Coronavirus.

Le Figaro ha anche fatto notare che il Café de Flore nella serie è un luogo chic e alla moda, quando in realtà, e questo i Parigini lo sanno bene, è soltanto uno dei tanti locali che attraggono i turisti.

Anche lo stile di vita della protagonista ha sollevato non poche osservazioni. Sembra poco veritiero lo  stipendio della ragazza, che le permetterebbe cene in ristoranti di lusso, borse Chanel, abiti firmati e un ampissimo appartamento. Per molti questo modo di vivere è considerato quasi impossibile a Parigi.

Emily in Paris francesi
La protagonista Emily in un frame della serie.

Sono anche arrivati alcuni commenti ironici sui social da parte degli spettatori della serie. «Vivo a Parigi da dieci anni e non mi è mai capitato di avere un vicino come quello di Emily» ha affermato una ragazza. Il riferimento è al bellissimo chef che interpreta Lucas Bravo.

Insomma, anche gli utenti del web, raccontando le proprie esperienze, hanno cercato di sfatare il mito di Parigi come città perfetta.

Una serie leggera che fa sognare

Di sicuro, Emily in Paris è da interpretare come serie leggera, che attrae il pubblico più giovane e quindi da guardare senza troppe pretese. È una serie che intrattiene e diverte, e spesso le critiche sono andate al di là dell’intenzione che sta alla base della storia.

Oltretutto, per noi Italiani i cliché sulla cultura del proprio paese all’interno di film e serie tv non sono per niente una novità. Ed Emily in Paris, al di là delle critiche e dei cliché, sembra voler trasmettere un messaggio di leggerezza, divertimento e sogno in un periodo difficile per tutti.

Ecco il trailer di Emily in Paris:

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Editor: Susanna Bosio

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