Epstein, Jacob
Dizionario Arte

Epstein, Jacob

Jacob Epstein

Epstein, Jacob. Scultore (e occasionalmente pittore e illustratore) di origine americana, che si stabilì in Inghilterra nel 1905 e divenne cittadino britannico nel 1911. Tra il 1902 e il 1905 aveva studiato a Parigi, e le visite al Louvre stimolarono in lui un interesse per la scultura antica e per quella *primitiva che durò per tutta la vita ed ebbe una forte influenza sulle sue opere. La sua prima commissione importante risale al 1907-08. Diciotto figure di grandezza superiore al naturale per la facciata del quartier generale del British Medical Association sullo Strand, a Londra.

Le figure nude

Le figure, nude, suscitarono scalpore per presunta oscenità. Quando il governo della Rhodesia meridionale acquisì l’edificio (oggi Zimbabwe), le mutilò nel 1937. Gli attacchi verbali e gli atti di vandalismo divennero una costante nella carriera di Epstein. Lo scandalo successivo si creò in merito alla tomba di Oscar Wilde (1912, cimitero di Père Lachaise, Parigi), una scultura magnificamente ardita e originale raffigurante un angelo dalle ali spiegate, ispirato alla scultura assira.

L’opera si ritenne indecente, fino all’applicazione di una placca di bronzo sugli attributi sessuali dell’angelo; un gruppo di artisti e poeti rimossero la placca durante un raid notturno. Sulla tomba invece, fu posto un telone che vi rimase per circa due anni. Epstein scolpì la tomba a Londra (è in pietra di Hopton Wood), ma passò molto tempo a Parigi nel periodo della controversia; qui incontrò Brancusi, Modigliani e Picasso, e fu influenzato dalla loro semplificazione delle forme.

Tornato in Inghilterra ebbe contatti con Wyndham Lewis e i *vorticisti (anche se ufficialmente non fu mai membro del movimento), e in questo periodo realizzò la sua opera più radicale, la Perforatrice (1913-15, Tate, Londra), una sorta di figura robot che in origine era esposta montata su un enorme trapano; disse che simboleggiava “il terribile mostro di Frankenstein in cui ci siamo trasformati”.

Jacob Epstein
La Perforatrice – Jacob Epstein

 

Le sculture più tarde

Le sculture più tarde di Epstein furono in genere molto meno audaci, ma le sue opere pubbliche continuarono a essere attaccate con monotona regolarità per l’uso espressivo delle distorsioni, considerato offensivo dalla critica più conservatrice anche quando immune da accuse di indecenza. Rima, un rilievo in pietra in memoria del naturalista W.H. Hudson che si trova a Hyde Park, Londra (1922), suscitò forse la più grande controversia riguardante un’opera di Epstein.

L’opera fu imbrattata di pittura verde e alcuni personaggi di una certa notorietà firmarono una petizione perché venisse rimossa; tra essi ci furono Dicksee e Munnings (presidente e futuro presidente della Royal Academy rispettivamente) e Arthur Conan Doyle. Muirhead Bone si espresse invece in sua difesa con una lettera al Times, firmata da un numero altrettanto corposo di persone, tra cui Frank Dobson, Eric Kennington e George Bernard Shaw.

Da parte sua Epstein si concentrò sempre più nella realizzazione di busti in bronzo, che trovarono più sostenitori rispetto alle opere monumentali. Molti personaggi famosi posarono per lui, e questi ritratti mostrano una profonda intensità psicologica e una grande maestria nel modellare le superfici in maniera espressiva, portando avanti la tradizione di Rodin.

Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che i suoi lavori cominciarono a essere accettati dal pubblico, e negli anni Cinquanta egli iniziò a ricevere tardivi riconoscimenti (tra cui il cavalierato nel 1954) e importanti commissioni, come quella per l’enorme gruppo bronzeo con San Michele e il diavolo (1958) per la cattedrale di Coventry. Vedi anche piombo.

Nascita: New York 1880;
Morte: Londra 1959

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