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Eriksen torna in campo dopo il malore: oggi prima seduta individuale

Eriksen torna in campo: oggi pomeriggio si è allenato individualmente

Christian Eriksen torna in campo dopo lo spavento di quest’estate a Euro2020. La notizia arriva dalla Danimarca. Lì il fantasista danese è tornato a toccare il pallone e il rettangolo verde per la prima volta dal 12 giugno. Quel giorno, crollò improvvisamente durante Danimarca-Finlandia valida per i gironi eliminatori dell’Europeo. L’allenamento di mercoledì, rivela il portale danese, si è svolto su un campo molto nascosto all’interno del centro sportivo, quello di Ådalen. Qui si allena l’Odense Boldklub, squadra in cui Eriksen ha militato dal 2005 al 2008 prima dell’approdo all’Ajax.

eriksen torna in campo
Eriksen in azione con la nazionale danese

Ds Odense: “Felici che Eriksen sia tornato sui nostri campi”

Dopo oltre cinque mesi dal terribile incidente per il quale ha rischiato la vita, Christian Eriksen torna a vedere il campo. Il direttore sportivo dell’Odense Boldklub, Michael Hemmingsen ha parlato ai microfoni dell’emittente danese BT:

Siamo davvero felici che Christian Eriksen si mantenga in forma in questo momento sui nostri campi. Siamo rimasti in contatto con lui e siamo onorati che ci abbia chiesto se poteva rimettersi in forma ad Ådalen

La vicenda di Eriksen ha toccato molti tifosi danesi e non solo. Ha posto alla memoria diversi altri casi di giocatori colpiti da queste sindromi cardiache molto rare e spesso fatali: Astori, Morosini, per tornare ancora più indietro a Renato Curi. Tutti uomini che, se avessero ricevuto una corretta diagnosi, non sarebbero rimasti vittime.

I giocatori della nazionale coprono il compagno di squadra Eriksen appena rimasto vittima di un arresto cardiaco

Presente e futuro di Eriksen: poche certezze, tante incognite

L’allenamento di Christian Eriksen ha riguardato la parte cardio. Presentatosi alle 8 del mattino, è stato subito accompagnato nel campo Adalen, ma anche un esercizio in cui doveva tirare in porta nel menù della sua primissima seduta. Il giocatore ha risposto bene, come primo step della lunga ripresa basta ed avanza. Come sottolinea la rosea, però, è difficile valutare il futuro della sua carriera agonistica. Certamente, se i medici prescrivessero di mantenere il defibrillatore sottocutaneo, non potrà più giocare in Italia. Lo stesso giocatore è ancora indeciso se continuare a giocare o appendere le scarpe al muro. L’Inter gli è sempre stata vicina, a livello economico soprattutto. Lo stipendio di quest’anno, infatti, è stato pagato interamente dall’assicurazione FIFA.

 

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