erma
Scultura che consiste in una testa o un busto scolpito posto su un pilastro quadrangolare che si assottiglia leggermente verso il basso. Le erme sono presenti nell’arte greca a partire dal VI secolo a.C., e nei primi esemplari il pilastro di solito presentava anche un fallo eretto scolpito (il nome deriva infatti da Hermes, divinità legata alla fertilità oltre che dio delle strade e dei confini e messaggero degli dei). Le erme erano solitamente poste all’aperto, e fungevano da pietre miliari, indicatori di direzione o di confine, lapidi e così via. Sculture simili furono realizzate anche dai romani; alcune di esse erano decorate con raffigurazioni di Termine, il dio dei confini, da cui deriva la parola ‘termine’. Erme e termini non sono sempre distinguibili, ma la scultura figurativa di un termine può comprendere anche il torso e le braccia, mentre quella che compare sull’erma si limita alla testa o poco più. Fin dal rinascimento entrambi i generi sono entrati a far parte del vocabolario dell’arte decorativa (vedi Sambin).
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