Erté, lo zar dell'illustrazione di moda. Illustrazione Erté
Moda

ERTÉ, LO ZAR DELL’ILLUSTRAZIONE DI MODA

Artista senza tempo e grande prestigiatore dell’illustrazione legata alla moda. La storia di Erté

La carriera artistica di Erté fu strettamente legata a “le magnifiquePaul Poiret, colui che più di chiunque altro seppe interpretare l’evoluzione del costume femminile nel ‘900. Due visioni estetiche equivalenti che ancora oggi ispirano le due fazioni creative.

“La mia opera non conosce realismo, è un’espressione dei sogni” così, Erté, professava la sua arte.

Romain Tirtoff – questo è il nome di battesimo – nasce nella gelida San Pietroburgo il 23 novembre del 1892. Il suo sviluppo artistico, però, si delinea nella Ville Lumière che lo protenderà non solo all’illustrazione ma anche alle arti applicate, scultura e moda.

La sua prima opera, destinata ad entrare negli annuali dell’Art Nouveau, fu battezzata Demoiselle à la balancelle, uno specchio dedicato alle donne di alto rango.

Romain fu sicuramente un ribelle, un sognatore indomito. Un personaggio illustre in un’epoca straordinariamente fertile d’innovazione.

In questa ottica, contro la volontà del padre desideroso di fargli intraprendere la carriera come ufficiale di marina – tradizione famigliare tramandata dal lontano ‘500 – a vent’anni si stabilisce a Parigi.


Tradisce la sua famiglia per coronare il suo sogno. E ci riuscì. Cambiò persino nome per non farsi riconoscere. Aveva chiuso con il passato.

Entrare nelle grazie di Poiret contribuì alla sua ascesa. Il suo individualismo, però, lo condusse fuori dalle grazie del celebre sarto. Va precisato, però, che fu la sua ribellione ad allontanarlo dal couturier dopo averlo accusato di essersi appropriato di alcune creazioni Erté.

La sua verve, intrisa di spettacolare teatralità, attirò l’attenzione di Harper’s Bazaar che con lui stipulò un contratto di 25 anni.

Durante questo periodo realizzò oltre 200 copertine fino a che, un giorno, non dovette scontrarsi con la tirannìa di una nuova direttrice, forse troppo autoritaria da consentirgli di disegnare liberamente.

I suoi disegni allegorici attirarono anche l’attenzione di innumerevoli riviste come Vogue, Cosmopolitan e Ladies’ Home Journal.


Illustrazioni evocatrici nel nome della Roaring Twenties

Le sue illustrazioni erano ricche di idee, straordinariamente rappresentate tra spazi e colori. La sua più grande fonte di ispirazione fu la storia e l’arte. A partire dalla scoperta della tomba di Tutankhamon nella Valle dei Re fino alle donne libellula.

Sovrano è il colore che interviene, meticolosamente, nelle geometrie nette delle sue tratteggiature.

Erté fu, inoltre, padre del primo alfabeto illustrato.

Ci vollero ben 38 anni per terminare il suo famoso alfabeto celebrato da MIU MIU con la collezione autunno/inverno 2018-2019.

La messa in opera iniziò nel 1929 per concludersi definitivamente nel 1967. Fu la prima classificazione alfabetica del linguaggio della moda.

In esso si svilupparono modelli interessanti con figure umane modificate da curve e tratti geometrici; modellate da richiami erotici, serpenti persuasivi e arabe fenice. La matrice orientale si sviluppò ampiamente nelle sue opere.

Morì a Parigi nel 1990 lasciando un ampio corredo iconografico e tessile esposto in musei come il Victoria&Albert di Londra e The Met di New York.

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