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Esplosione a Ravanusa: le vittime salgono a sette, tra loro anche la giovane Selene incinta di nove mesi

Salgono le vittime dell’esplosione a Ravanusa, ora sono sette

Quattro corpi dei sei dispersi nell’esplosione a Ravanusa, Agrigento, sono stati trovati senza vita dai Vigili del Fuoco, che hanno scavato tutta la notte tra le macerie. I cadaveri si trovavano tutti sotto la palazzina di quattro piani crollata. Si tratta di Selene Pagliarello, l’infermiera trentenne al nono mese di gravidanza, e della sua famiglia. Anche il marito Giuseppe Carmina è una delle vittime, insieme ai genitori Angelo Carmina e Enza Zagarrio, che abitavano al terzo piano dell’edificio. La giovane coppia era andata a trovare gli altri due sabato sera e si trovavano all’interno dell’appartamento quando è avvenuta l’esplosione.

Dunque salgono a sette le vittime e restano da rintracciare ancora due dispersi. I Vigili continueranno a scavare senza sosta come hanno fatto finora, a mani nudi e con i generatori elettrici. Il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo ha parlato di una vera e propria tragedia.

Esplosione a Ravanusa: i volti della tragedia

La tragedia di Ravanusa porta con sé i volti e le storie di chi viene trovato sotto le macerie da coloro che sperano invano di sentire in lontananza un debole richiamo. L’esplosione ha coinvolto un intero nucleo famigliare all’interno di una delle palazzine crollate. Nell’edificio, in diversi piani, c’erano un anziana donna e i tre fratelli con le rispettive mogli.

Al primo piano viveva Rosa Carmina, trovata viva, così come la cognata del secondo piano, Giuseppa Montana, anche lei sopravvissuta. Il fratello di Rosa, Pietro Carmina, è deceduto. Era chiamato “il professore”, un intellettuale che ha dedicato la propria vita alla filosofia e alla scrittura. Era da poco stato premiato con una targa a Sambuca di Sicilia per il suo I totomè del barone. Gli studenti del liceo Foscolo di Canicattì lo ricordano con affetto.

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Pietro Carmina

Al terzo piano viveva un altro fratello, Angelo Carmina, con la moglie Enza Zagarrio, entrambi trovati senza vita. Erano insieme al figlio Giuseppe e alla moglie Selene incinta di nove mesi. Lei domani sarebbe dovuta partire per Milano per la laurea del fratello.

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Selene Pagliarello e Giuseppe Carmina

Al quarto piano viveva il terzo fratello, Calogero Carmina, con la moglie Liliana Minacori, entrambi morti, e il loro figlio Giuseppe.

Le indagini sull’esplosione di Ravanusa

Inquirenti ed investigatori stanno lavorando alle domande a cui cercare di rispondere per spiegare come una fuga di gas abbia provocato una simile tragedia. Luigi Patronaggio, procuratore di Agrigento, ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo. Nei prossimi giorni acquisirà tutta la documentazione sulla rete di distribuzione del gas. E da lì passerà a stilare un registro degli indagati con i nomi di tecnici e amministratori che a vario titolo possano avere responsabilità sulla rete del gas.

L’impianto delle palazzine risale al 1983 e negli anni è stato danneggiato da un terreno soggetto a frane e innesti. Il consigliere comunale di Ravanusa, Giuseppe Stortino, ha spiegato: «Non è la prima volta che si registrano fughe di gas, che sono state tamponate negli anni con la manutenzione dei tecnici, ma se pensiamo che la rete del metano risale a quarant’anni fa, penso che non ci sia stata una manutenzione abbastanza adeguata».

 

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Editor: Susanna Bosio

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