Dizionario Arte

Este

Famiglia italiana, signori di Ferrara, Modena e Reggio Emilia dal tardo XIII secolo fino al 1598, quando Ferrara fu annessa allo stato pontificio, e quindi di Modena e Reggio Emilia fino al 1796, quando la famiglia fu deposta dai francesi. Vari membri furono importanti sostenitori delle arti e delle lettere. Leonello (1407-1450; regnò dal 1441) fece di Ferrara un importante centro culturale; fu amico di Alberti, e mecenate di Jacopo Bellini, Piero della Francesca e Pisanello; Rogier Van der Weyden ritrasse il figlio illegittimo Francesco (Metropolitan Museum, New York), che passò quasi tutta la vita nei Paesi Bassi. Il fratello di Leonello, Borso (1413-1471; regnò dal 1450), commissionò le opere più pregevoli della pittura ferrarese del XV secolo, la serie di affreschi raffiguranti il Ciclo dei Mesi per palazzo Schifanoia, attribuiti a Francesco del Cossa. Isabella (1474-1539), figlia di Ercole I (1431-1505), fratellastro di Leonello e Borso, fu la più grande sostenitrice di artisti degli Este, e tra le donne più brillanti del suo tempo. Commissionò opere a Mantegna, Perugino, Costa e più tardi a Correggio per decorare il suo famoso studiolo a Mantova (Isabella aveva sposato Francesco Gonzaga), e si dice che implorasse i mercanti d’arte di non mostrarle le loro merci altrimenti si sarebbe indebitata ancor più di quanto già fosse. Un disegno che la ritrae, opera di Leonardo, è esposto al Louvre, Parigi. Suo fratello Alfonso I (1476-1534; regnò dal 1505) commissionò dipinti mitologici a Giovanni Bellini e a Tiziano per il suo studiolo. Il figlio di Alfonso, il cardinale Ippolito II (1509-1572), commissionò Villa d’Este a Tivoli, vicino a Roma, e i suoi celebri giardini, progettati da Pirro Ligorio. Tra i vari pittori chiamati a lavorare dagli Este durante il XVI secolo ci furono anche Dosso e Battista Dossi, Garofalo e Scarsellino. Nel secolo successivo continuarono la loro attività a Modena. Francesco I (1610-1658; regnò dal 1629) si fece ritrarre da Bernini e Velázquez. Entrambi i ritratti si trovano oggi alla Galleria Estense di Modena, insieme a molte altre opere della collezione estense. Nel 1744, tuttavia, Francesco III (1698-1780) vendette cento dei suoi più splendidi dipinti ad Augusto III di Polonia (in qualità di elettore di Sassonia Augusto aveva la sua corte a Dresda, e questi dipinti sono oggi fra i tesori della Gemäldegalerie di questa città).

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