Eventi musicali alla Fondazione Prada

“I want to like you but I find it difficult” kermesse musicale organizzata dalla Fondazione Prada

Una serie di eventi musicali organizzati dalla Fondazione Prada avranno inizio l’8 giugno e si concluderanno il 28 settembre 2018.

La serie di eventi musicali della Fondazione sono concepiti come tre appuntamenti separati. La Fondazione Prada cresce ulteriormente e apre il proprio campo d’azione verso nuovi orizzonti. Infatti, includendo la ricerca e la sperimentazione musicale, in questo modo crea intrecci e esperienze  inedite tra discipline artistiche e culturali di cui la Fondazione si occupa e promuove.

“I want to like you but I find it difficult”

Il programma di eventi musicali “I WANT TO LIKE YOU BUT I FIND IT DIFFICULT”, ospitato dalla Fondazione Prada, è a cura di Craig Richards. 

“I WANT TO LIKE YOU BUT I FIND IT DIFFICULT” è la ricerca costante di intrecciare una pluralità di generi e linguaggi per creare qualcosa di assolutamente inedito. Dalla musica elettronica all’Ethio-jazz, dalla minimal all’Afrobeat niente è lasciato al caso. Come i nomi degli ospiti internazionali che si esibiranno nelle tre serate. Potremmo ammirare artisti come Tony Allen, Mulatu Astatke, E/Tape, Burnt Friedman, ma anche Nicolas Lutz, Monolake Live Surround, Joy Orbison,  infine Craig Richards e Midori Takada.

Il progetto si sviluppa partendo da una visione personale dell’artista inglese. Ma la selezione dei performer per le due line-up intende avvicinare pubblici diversi. La  Fondazione Prada con questa serie di eventi musicali vuole dimostrare che la cultura è tanto coinvolgente e interessante quanto utile e necessaria.

Craig Richards e il progetto

Il programma è stato ideato come un’intensa esperienza culturale. E’ aperto alle contaminazioni e propone dialoghi inaspettati tra artisti. La musica è vista come una manifestazione di libertà creativa non solo per i musicisti, ma anche e soprattutto che per il pubblico.

Come afferma Craig Richards, “l’idea sulla quale si basa il mio progetto curatoriale è che questo linguaggio possa essere stimolante, provocatorio e perfino scomodo. Da collezionista e appassionato di musica, questo concetto mi ha sempre affascinato. Il mio ruolo di curatore è di presentare le mie scoperte in questo campo, sia passate che attuali, in una sequenza che porti ispirazione, divertimento, mistero e un potenziale disturbo. L’attrito tra le differenti proposte rende possibile questa visione. Il mio obiettivo principale è riconoscere un filo conduttore che percorre la musica e in qualche modo la unifica. Sostengo l’idea che ‘apprezzare’ la musica non sia sempre facile, ma che il tentativo di conoscerla in profondità possa generare un grande piacere”.

I DJ-set e le performance dal vivo si svolgono in diversi luoghi all’interno della sede di Milano. In questa insolita manifestazione il pubblico potrà muoversi liberamente tra gli ambienti. Così da poter sperimentare nuove modalità con cui interagire con l’architettura, l’arte, la musica. Creando uno spettacolo unico, irripetibile e dando, in questo modo, nuove potenzialità degli spazi.

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