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Exor, la holding della famiglia Agnelli, punta sulla Cina

Exor, holding della famiglia Agnelli, investe sul mercato del lusso in Cina

John Elkann, alla guida di Exor, decide di investire 80 milioni nel mercato del lusso in Cina. Acquista la quota di maggioranza della griffe Shang Xia, fondata dalla stilista Jiang Qiong Er e cresciuta grazie alla collaborazione della maison Hermès, da sempre emblema di lusso e qualità. L’obiettivo è la costruzione del primo e autentico brand di lusso cinese e la sua diffusione a livello mondiale. Per la famiglia Agnelli l’operazione sancisce l’entrata nel mondo fashion di lusso e il primo investimento diretto in Cina. Per il brand la possibilità di una crescita mondiale con il supporto di due importantissime realtà imprenditoriali. John Elkann e Alex Dumas, presidente esecutivo di Hermès, si stimano reciprocamente e condividono la stessa vocazione imprenditoriale tramandata dalla famiglia. Insomma una grande occasione per tutte le parti.

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Interno store Shang Xia

Il Brand: Shang Xia

Il Brand nasce dieci anni fa dalla creatività della stilista Jiang Qiong Er, che manterrà una posizione di rilevanza nell’azienda. Shang Xia è il nome del brand, che significa ‘Alto-Basso’. Si propone infatti come un equilibrio tra tradizione e presente, Oriente ed Occidente, uomo e natura. Supportato dalla grande maison francese, Hermès, ha proposto un ampia gamma di prodotti. Dall’abbigliamento alla pelletteria, dai gioielli agli accessori, i set da tea e i complementi d’arredo. Avvolgendo l’acquirente in un lifestyle che coniuga estetica cinese e alti standard qualitativi. Nel 2020 il fatturato è cresciuto nonostante la crisi dettata dall’emergenza sanitaria e quindi, oltre alle boutique esclusive a Shangai, Chengdu, Hangzhou, Shenzhen e Parigi, sono previste le aperture di Singapore e Tapei.

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Campagna pubblcitaria Shang Xia

Il futuro: il mercato in Cina

L’importanza del mercato cinese non è una novità, non è eccessivo definirlo il futuro del mercato del lusso. Lo sanno bene Dolce & Gabbana che dopo il misunderstanding del 2018, oltre al danno di immagine, hanno visto il fatturato ridursi del 50% in pochi mesi. Tante le maison che in un modo o nell’altro strizzano l’occhio all’Oriente. Dal progetto Genius di Moncler, celebrato solitamente da un ormai attesissimo evento della settimana della moda di Milano, che d’ora in poi si sposterà in Cina per essere trasmesso poi in tutto il mondo. Alla scelta di Dior che, per l’ultima collezione Dior Men, fa ricamare le sue camice da un laboratorio cinese che segue un’antichissima tecnica. Obbiettivo riabilitare il made in China, accostato alla bassa qualità, sottolineando l’importanza dell’artigianalità del Paese.

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