Fabio Viale
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Fabio Viale ai Musei Reali di Torino : classicismo e innovazione

Fabio Viale ai Musei Reali di Torino : tra classicismo e innovazione.

Dopo aver girato il mondo Fabio Viale torna nella capitale sabauda con le sue statue classiche tatuate. “In Between” è l’imperdibile mostra che ti permette di osservare l’arte classica come mai prima d’ora, fino al 9 gennaio 2022 in programma a Palazzo Reale. Tra le opere esposte anche un’armatura che riproduce il busto di Fedez e un omaggio alle donne afghane.

Fabio Viale : tra il Piemonte e Mosca.

Viale, classe 1975, nasce a Cuneo, studia scultura all’Accademia di Belle Arti di Torino e da subito comprende di voler fare qualcosa di diverso, qualcosa di innovativo. Performer ironico e irriverente, nel 2002 prova a far galleggiare una barca da 600kg, completamente scolpita nel marmo e non solo riesce nell’impresa, ma naviga anche da Roma a Mosca. Nel 2005 poi spinge la replica in marmo di Carrara di uno pneumatico per mezzi pesanti per le vie del capoluogo piemontese, pesava una tonnellata.

Dopo aver esposto al Pushkin Museum di Mosca torna nella regione che gli ha dato i natali per una sorprendente mostra in cui unisce classicismo e innovazione. L’artista è infatti noto per le sue opere che riproducono statute classiche, a cui non solo dà vita, ma che copre di tatuaggi. Le sculture però non vengono semplicemente pitturate in superficie, come ci si aspetterebbe, Viale utilizza un inchiostro che penetra nel materiale marmoreo in modo simile a quello dei tatuaggi che penetra nella pelle umana.

Fabio Viale
Scultura durante l’esposizione a Pietrasanta

La mostra a Palazzo Reale.

“Il percorso esplora il rapporto tra immortalità dell’arte classica e immaginario contemporaneo; arte ufficiale e tribalismo metropolitano; patrimonio culturale e gesto creativo; marmo levigato e pelle viva; saperi tradizionali e tecnologia a controllo numerico; tra autenticità e inganno. In Between.”

Dieci sculture, di cui due inedite, tra gli eleganti luoghi di Palazzo Reale, luogo in cui il contrasto insito nell’arte di Viale si accentua ancora di più ancora più. È un dialogo tra due lingue diverse ma di matrice comune : da una parte le statute classiche, il candore del marmo bianco, la purezza, di contro il nero e i colori accesi dei disegni sulla pelle. Un incontro tra antitesi che si gioca nel campo dell’arte e della creatività.

Fabio Viale
Fabio Viale a Palazzo Reale

Viale, grazie alle sue grandi doti tecniche, riprende i grandi archetipi dell’arte classica, ma li modifica dandoci la possibilità di guardarli con occhi diversi. 

“Questa azione è l’inizio di un percorso di approfondimento psicologico che investe non solo il soggetto ritratto, ma soprattutto chi lo osserva: richiama memorie, allude a significati, gioca con le emozioni e con i deja vù. La composizione classica lascia il posto alle asimmetrie, all’inaspettata mancanza, ed emerge una corporeità vera, ansimante, imperfetta, controversa e anticlassica. Alla scultura si aggiunge una quarta dimensione, quella del racconto di una azione, di una condizione, di una provenienza. Una informazione con la quale non avevamo fatto i conti, dalla quale scaturisce la nostra curiosità alla ricerca dei nuovi significati più intimi e di una nuova relazione con il contesto.”

Le opere di Viale esposte a Palazzo Reale.

È quello che accade con Amore e Psiche. La celebre opera neoclassica di Canova giunge nel Salone delle Guardie Svizzere, ma viene stravolta nel suo significato più intimo. La giovane è coperta di tatuaggi che richiamano i motivi nuziali delle spose afghane, un ponte tra passato e presente che si pone l’obiettivo di dar voce a chi non ne ha.

Nell’Armeria Reale è invece esposta Lorica, un’armatura in marmo rosa, perfettamente indossabile, realizzata sulla base di una scansione tridimensionale ad alta risoluzione del corpo di Fedez. Federico si è prestato al gioco intorno al tema, attuale ora come allora, dell’eroizzazione del personaggio pubblico. E se nei poemi Omerici i grandi combattenti diventavano vere e proprie celebrità, oggi la trasformazione in eroe avviene passando per i social network.

Fabio Viale
Lorica

Nella Cappella della Sindone poi una delle più importanti e misteriose icone del cristianesimo si confronta con Sovenir Pietà (Madre). Opera del 2018 che parte dalla Pietà Vaticana di Michelangelo, riproducendola però senza la presenza del figlio tra le braccia della Vergine. Viale aveva utilizzato questa stessa opera per l’attuazione di Lucky Hey, in occasione dell’apertura della sede milanese della Galleria Poggiali. Durante la performance  a prendere il posto del Cristo era stato un giovane rifugiato nigeriano di religione cattolica sfuggito alle persecuzioni nel suo Paese. 

Fabio Viale
Lucky Hey

Una seconda tappa della mostra di Fabio Viale a dicembre 2021. 

Nel corso del dicembre 2021 una seconda tappa della mostra aprirà i battenti all’interno delle nuove Sale delle Antichità Reali. Sarà dedicata alla serie delle finzioni dei materiali: il marmo diventa legno, plastica, gomma, polistirolo, carta.

Per ulteriori info consigliamo di visitare il sito ufficiale di Palazzo Reale.

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