Dizionario Arte

Fantoni

Grande famiglia di scultori, intagliatori e disegnatori, attiva nella zona di Bergamo per molte generazioni, dal XV al XIX secolo, dove ha prodotto opere in vari materiali, dalla pietra al legno alla terracotta. Anche se l’officina era attiva già da tempo, la prima documentazione risale al 1689 e riguarda Grazioso il Vecchio, ma l’attività della famiglia si intensifica in particolare alla fine del XVII secolo. Con il primogenito di Grazioso, Andrea (Rovetta 1659-Bergamo 1734), divenuto presto capobottega, le opere raggiungono un alto apprezzamento presso la committenza, soprattutto quella degli enti ecclesiastici locali, per i quali realizza una variegata produzione, dagli arredi liturgici come pulpiti, altari, cibori, a statue isolate (San Domenico e Santa Caterina da Siena alla parrocchiale di Songavazzo), bassorilievi, Crocefissi da camera, e le cosiddette Madonne da vestire, a gruppi lignei raffiguranti la Pietà. Tra quest’ultima tipologia si segnala quello della parrocchiale di Zone, con figure a grandezza naturale i cui modelli risalgono alle scene dei Sacri Monti. Se indubbie sono le riprese della tradizione lombarda, sia per l’iconografia che per la composizione, Andrea fa riferimento anche all’arte veneta, mediata dal Parodi e dai viaggi a Venezia; caratteristica della sua produzione è l’unione di fare popolaresco con temi aulici.
Il fratello di Andrea, Donato (Rovetta 1746-Rovetta 1817), trascorre un periodo a Roma alla scuola di Pietro Bracci e riporta in patria disegni e modelli che divengono patrimonio della bottega; si distingue in particolare come ritrattista. Il primogenito Luigi (1789-1874), si occupa invece dello spoglio dei documenti dell’ampio archivio di famiglia e della ricostruzione storico-critica della lunghissima attività dell’officina.

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