Federazioni sportive al voto, fuoco incrociato nella maggioranza: Rampelli contro Barelli per la FIN, Innocenti a rischio in FIR
Rampelli contro Barelli, duello oltre la vasca. Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono ormai un ricordo del passato. Tutti gli sport tracciano i bilanci e per questo avremo tante federazioni sportive al voto. Una lunga tornata elettorale che coinvolge quella più importante in Italia (la FIGC, ndr) fino a quelle dei cosiddetti “sport minori”. In tutto questo, però, non mancano ingerenze della politica.
E’ il caso della FIN, dove il pluridecennale Presidente Paolo Barelli è insidiato da un altrettanto politico di peso negli equilibri del governo Meloni: Fabio Rampelli. Non solo nuoto, ma anche nel rugby la situazione è movimentata: la FIR è in ebollizione e l’attuale Presidente Marzio Innocenti non è così sicuro di ottenere un secondo mandato.
Scontro Rampelli contro Barelli per la guida della FIN. Marzio Innocenti placcato da più parti in FIR
La Federnuoto, come tante altre federazioni nel sistema sportivo italiano, andrà alle elezioni tra pochi giorni. Il prossimo 7 settembre la FIN rinnoverà il proprio Consiglio a partire dal Presidente. Ex nuotatore ed ora capogruppo di Forza Italia alla Camera Dei Deputati, è il braccio destro del vice-premier Antonio Tajani.
Uno dei leader del partito, 70 anni appena compiuti, si prepara a prendersi il settimo mandato di fila(!) di quella che è ormai la sua “seconda casa”. Nelle settimane precedenti l’olimpiade francese, però, ha saputo di avere un concorrente per le imminenti elezioni. E non si tratta di un “Carneade”, ma bensì di un collega anch’egli ex nuotatore.
Il contendente di Paolo Barelli è niente di meno che Fabio Rampelli. Attuale vice-Presidente della Camera, Rampelli ha praticato anch’egli nuoto in gioventù. Proprio lo sport, assieme ad una lunga militanza nella destra a partire dalla Gioventù del MSI lo ha forgiato nello spirito e nella determinazione a non mollare mai. E in queste settimane è in atto uno scontro interno Rampelli contro Barelli per la FIN.
Secondo il regolamento federale, qualsiasi aspirante candidato a guidare la Federnuoto deve presentare la propria candidatura entro 40 giorni dall’appuntamento elettorale. Il Consiglio Federale è stato riunito l’11 luglio ed è stata fissata la data del voto per il 7 settembre. Dunque, facendo oi conti la domanda andava presentata entro le ore 12 del 29 luglio.
Federazioni sportive al voto. Lite Rampelli contro Barelli: la candidatura respinta
Come da procedura, l’aspirante candidato presenta il 29 luglio modulo entro l’ora stabilita (11.30), ma si sbaglia perché la presenta non come Presidente Federale ma come Presidente del Collegio Revisori dei Conti della Fin attraverso la società (Larus Nuoto) cui è iscritto. Un’ora dopo gli viene informalmente comunicato l’errore, e così reinvia due pec con il modulo corretto. Nessuna risposta proviene dalla Segreteria.
Allora invia una nuova pec con il modulo di presentazione di candidatura alla presidenza federale: invio delle ore 21.40 del 29 luglio. Il 6 agosto il segretario generale Fin pubblica l’elenco dei candidati ammessi: un solo candidato, il presidente uscente Barelli, mentre la richiesta di Rampelli viene rispedita al mittente perché tra l’altro giunta oltre l’orario fissato.
Rampelli presenta così ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, facendo presente che nei fatti il giorno va compreso per intero (quindi fino alla mezzanotte, mezzogiorno sarebbe dunque non legale). Una contromossa verso un avversario, ossia il Presidente uscente, che sapeva già dell’intenzione di Rampelli in quanto lo stesso vice-presidente della Camera aveva comunicato l’intenzione. La “gara” è appena iniziata.
Non solo la FIN, acque agitate anche in FIR: Marzio Innocenti a rischio “placcato” da un numero crescente di avversari
Le federazioni sportive al voto iniziano a vedere al proprio interno la campagna elettorale. Non solo la FIN, ma anche la Federazione Italiana Rugby deve confermare o rinnovare i propri vertici. L’attuale Presidente Marzio Innocenti punta al bis dopo tre anni intensi. Il rugby tricolore quest’anno ha vissuto un momento molto intenso, con un quinto posto al Sei Nazioni ma con il miglior giocatore (Menoncello, ndr) eletto MVP del torneo.
Il dirigente sportivo livornese, tuttavia, rischia tanto. A contendergli la poltrona di n.1 della FIR ci sono ben due candidati. Uno, Andrea Duodo, ha anche la propria squadra di Consiglieri Federali ed è appoggiato dalle liste Rugby2030 e Pronti al Cambiamento. L’altro, invece è Massimo Giovannelli con la lista L’Italia del Rugby. La vera partita sarà però tra Innocenti e il dirigente veneziano.
Il primo in particolare, ha dalla propria un peso elettorale abbastanza importante in quanto tra gli endorsers c’è la famiglia Benetton. Innocenti, sentendosi mancare la terra sotto i piedi sta cercando di rendere difficoltoso il voto. Si vocifera che per esempio abbia convocato le elezioni previste per il prossimo 15 settembre a Bologna, di mattina presto.
Questa scelta si rivela molto difficoltosa soprattutto per i delegati del Sud Italia, geograficamente svantaggiati e noti sostenitori di una linea del cambiamento. Chi sarà quindi il prossimo Presidente della FIR? Sarà Innocenti o uno tra Duodo e Giovannelli?
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