Federico Zeri
Arte

Federico Zeri, l’omaggio al critico d’arte sul nuovo Robinson

Federico Zeri uomo dal sapere enciclopedico

Federico Zeri nacque a Roma il 12 agosto 1921 e morì a Mentana il 5 ottobre 1998. Visse a lungo nel Regno Unito e in America, scrisse molto in inglese, per questo motivo è stato uno degli storici dell’arte italiani più studiati all’estero.

Appassionato di pittura italiana dal XIII al XVIII secolo, attraverso il metodo storico-filologico studiò personaggi minori. Il  metodo di indagine di Federico Zeri era fondato sul rapporto diretto con l’opera.

Nella sua villa di Mentana raccolse una grandissima collezione di opere d’arte, una biblioteca e una ricchissima fototeca, lasciata in eredità all’Università di Bologna da cui poi nacque la Fondazione Zeri.

Il Robinson omaggia Federico Zeri

In occasione del centenario della nascita del critico, il Robinson ha deciso di dedicargli un numero, in edicola da sabato 7 agosto con Repubblica. Federico Zeri era in grado di smascherare i falsi d’arte e allo stesso tempo aveva il dono di riconoscere nuovi  capolavori.

Rifiutò sempre l’idea di entrare nell’ambiente accademico. Al contrario rilasciò numerose interviste televisive che spesso avevano come set la sua biblioteca nella sua villa a Mentana, qui era spesso circondato da fotografie di migliaia di opere d’arte e da libri.

Federico Zeri

“So qual è il mondo degli artisti per questo li riconosco. Roberto Longhi? Un angelo e un diavolo insieme. Da un lato era un grande, dall’altro un uomo piccolissimo. Ma mi ha insegnato a guardare”.

Federico Zeri fu un uomo dal sapere enciclopedico e internazionale. Grande appassionato dell’archeologia Mediterranea, consulente di grandi musei, collezionista, polemico e fenomenale occhio artistico. Aveva una smisurata cultura iconografica. Studiava in continuazione immagini e testi al fine di arricchire le sue conoscenze.

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