Fedez si dichiara nullatenente: primo scontro con il Codacons nel 2020. La replica del cantante
Fedez si dichiara nullatenente e il Codacons fa un esposto in merito a tali parole pronunciate nel novembre 2020 dal cantante.
Arriva la replica di Fedez, dopo l’esposto del Codacons ai suoi danni e dopo che diverse testate ne hanno riportato la notizia nel corso della mattinata di giovedì 15 febbraio. Il cantante parla di decontestualizzazione e si dice sereno su quanto dichiarato di fronte al giudice.
Mi spiace molto leggere questo articolo, non ne capisco il senso e lo scopo, se non quello di dare un’idea sbagliata ai lettori e alle lettrici riportando una mia dichiarazione in modo del tutto decontestualizzato
Parole che il rapper milanese rivolge in primo luogo a Repubblica, testata che per prima ha pubblicato la notizia. Ricordiamo che Fedez aveva dichiarato di essere nullatenente nel 2020 in occasione di un’udienza svolta in formato digitale e aperta per diffamazione. L’esito in quella circostanza fu l’archiviazione.
L’esposto fatto pervenire in data 12 febbraio alla Guardia di Finanza di Milano e Roma da parte dell’associazione dei consumatori, avrebbe posto la lente di ingrandimento sulle società in qualche modo riconducibili e legate al cantante classe ’89.
Ancora Fedez si dice sicuro e privo di alcuna preoccupazione a proposito delle proprie società, per le quali invita chi di dovere a procedere con tutti gli accertamenti del caso. Questa la risposta del milanese a tal proposito:
Ho detto la verità, non ho nulla da nascondere. Comunque, le mie società sono a disposizione per ogni eventuale controllo delle autorità competenti, non abbiamo nulla da temere o nascondere
Le parole del musicista cercano poi di ricontestualizzare la vicenda e mirano a far luce sull’ennesimo episodio di controversia legale che da mesi mette di fronte la coppia, Federico e la compagna Chiara Ferragni, e il Codacons.
Durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati. Ho risposto la verità che non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo paese. Se avessi detto il contrario avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato
Fedez si dichiara nullatenente e il Codacons fa un esposto in merito a tali parole pronunciate nel novembre 2020 dal cantante.
Oggi la vicenda è assai nota, ma forse le prime avvisaglie mediatiche risalgono al 2020, quando Fedez si dichiara nullatenente. L’episodio, chiaramente con il senno di poi, assume significati nuovi e diversi, e disegna forse un primo quadro di scontro tra il rapper milanese e il Codacons.
La frase risale al periodo pandemico e si inserisce all’interno di un procedimento giudiziario per diffamazione svolto a Milano per via telematica. All’epoca Fedez dichiarò di non possedere nulla, e di avere tutto intestato alle proprie società.
Tale elemento sarebbe tornato agli onori della cronaca da pochi giorni, e più precisamente da quando l’associazione dei consumatori ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza. Obbiettivo di questa procedura giudiziaria del Codacons vuole essere quella di accertare la trasparenza delle stesse società legata al cantante lombardo.
Tutto dunque lascia pensare ad un nuovo capitolo di una battaglia legale che ormai da mesi coinvolge i Ferragnez, travolti dopo l’affaire Pandoro e tutti gli altri casi scoppiati su giornali e televisioni. Al momento le insinuazioni portate avanti dal Codacons non sembrano trovare alcun differente riscontro.
Fedez si dichiara nullatenente nel 2020: arriva l’esposto alla Guardia di Finanza
Tutto parte da una dichiarazione dello stesso Fedez risalente al 2020. Nel pieno del periodo segnato dalla pandemia infatti il cantante avrebbe pronunciato alcune frasi sibilline, nel corso di un procedimento giudiziario per diffamazione tenutosi a Milano.
Tutto è intestato alle mie società. Sono nullatenente
Queste le parole pronunciate dal classe ’89 durante un’udienza svolta in versione digitale, date le restrizioni imposte dallo stato d’emergenza sanitaria. Piuttosto sorprendente tale dichiarazione si dimostra considerando lo stile di vita che Fedez e la compagna Chiara Ferragni da tempo davano prova di potersi permettere sui propri profili social.
Detto ciò a far discutere però è la ripresa di quel commento a distanza di qualche anno da parte del Codacons. L’associazione dei consumatori è da settimana ai ferri corti (per usare un eufemismo) con i Ferragnez e avrebbe ora puntato l’attenzione pure su tale dichiarazione sepolta nel passato.
In data 12 febbraio lo stesso Codacons ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza di Milano e Roma invitando ad un accurato controllo e ad una profonda analisi delle società legate al cantante lombardo. Queste le parole impiegate dalla stessa associazione dei consumatori:
Risulterebbe importante tenendo presente quanto dichiarato dallo stesso Fedez che, sentito in atti dall’Autorità Giudiziaria, dinanzi alla domanda se fosse intestatario di beni, ha risposto “no, ho tutto intestato alle mie società”
Esigenza del gruppo di coordinamento di utenti e consumatori sarebbe in particolare quella di porre maggiore attenzione sulle società in qualche modo riconducibili al cantante milanese. Addirittura sarebbe stato predisposto un comitato guidato da un esperto del settore per tentare di fare luce sui diversi asset in qualche modo connessi a Fedez o Chiara Ferragni.
Tutto appare dunque come una nuova offensiva all’interno di quel complessivo quadro di scontro legale, giudiziario e a questo punto pure decisamente comunicativo, che sta andando avanti da settimane tra i Ferragnez e l’associazione consumatori.
Fedez si dichiara nullatenente ma il Codacons non ci sta: nuove schermaglie all’interno di uno scontro totale
Botta e risposta continuo, e sempre più aggressivo quello messo in scena tra i Ferragnez e il Codacons. Questa volta è l’associazione di utenti e consumatori ad andare a ripescare una dichiarazione del cantante pop risalente al novembre 2020 in cui lo stesso affermava di essere nullatenente.
Una precisa lente di ingrandimento a questo punto l’associazione la desidera sulle società riconducibili al rapper, ed ecco spiegato l’esposto promosso presso la Guardia di Finanza di Milano e di Roma. Peraltro tale episodio risulta essere soltanto l’ultimo all’interno di uno scontro totale che ormai prosegue da mesi.
La battaglia tra le due fazioni ruota in particolare intorno alle varie raccolte fondi promosse dalla coppia glamour milanese, e poi condannate dall’associazione. Spot pubblicitari, errori di comunicazione e dichiarazioni diventano così il terreno in cui tale diatriba va a prendere maggiormente piede.
Proprio Fedez nei primi giorni di maggio sarà interrogato dai pubblici ministeri di Roma in merito ad una denuncia per calunnia promossa dallo stesso Codacons. L’intero quadro dunque sembra proseguire su una china di tensione e colpi, sopra e sotto la cintura, inferti alla parte avversa.
Va detto per concludere che in merito a presunti illeciti da parte delle società legate a Fedez e riferite alle dichiarazioni del 2020 non vi sono prove di alcun tipo. Al momento l’unica indicazione in questo senso rimane l’esposto e il relativo dubbio insinuato dal Codacons.
Conclusione: Fedez si dichiara nullatenente nel 2020, e su questa dichiarazione il Codacons apre un esposto alla Guardia di Finanza
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