Dizionario Arte

Feininger, Lyonel

Pittore americano che trascorse la maggior parte della vita professionale in Europa. Nacque in una famiglia tedesco-americana di musicisti; nel 1887 si trasferì in Germania con l’intenzione di studiare musica, ma invece cambiò strada dedicandosi all’arte. Gli vennero pubblicati dei disegni su riviste settimanali umoristiche, e all’inizio del nuovo secolo era il principale caricaturista politico della Germania. Tra il 1906 e il 1908 visse a Parigi e sotto l’influenza di Robert Delaunay si convertì seriamente alla pittura. Dal 1912 sviluppò uno stile personale (influenzato dal cubismo ma in modo molto personale), nel quale le forme naturali erano trattate in modo da combinare ritmicamente piani colorati compenetrantisi delimitati da linee rette -uno stile che applicò particolarmente a soggetti architettonici e marini. Sebbene -come cittadino americano -fosse uno straniero, rimase in Germania durante la prima guerra mondiale e in seguito insegnò al Bauhaus fin dalla fondazione nel 1919 (una delle sue incisioni su legno apparve sulla copertina del manifesto) fino a quando venne chiuso dai nazisti nel 1933; fu l’unica persona a farne parte dall’inizio alla fine, sebbene abbia insegnato poco negli ultimi anni. Nel 1935 visitò gli Stati Uniti e nel 1937 (l’anno in cui i nazisti dichiararono la sua opera ‘arte degenerata’) vi torno per rimanere, stabilendosi a New York. Adottò l’architettura di Manhattan come uno dei suoi soggetti preferiti, lavorando con energia fin oltre gli ottant’anni. Suo figlio Andreas Feininger (1906-1999) fu un importante fotografo e critico di fotografia. Nascita: New York 1871; Morte: New York 1956

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