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Storia

Ferdinand Porsche- L’imprenditore geniale

Il 3 settembre 1875 nasceva a Maffersdorf l’ingegnere e imprenditore Ferdinand Porsche, fondatore della prestigiosa casa automobilistica Porsche. Un uomo dall’intuito e dalle abilità fuori dal comune.

Ferdinand Porsche Le origini

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L’automobile Sascha

Ferdinand Porsche nasce nel 1875 a Maffersdorf, oggi Vratislavice nad Nisou, nella Boemia settentrionale, a quel tempo impero austro-ungarico.

Frequenta la la Staatsgewerbeschule, scuola professionale di Liberec, e nel 1898 si trasferisce nella Vienna della belle époque. Trova un impiego presso la Béla Egger Electrical Company e poi alla k.u.k-Hofwagenfabrik Jakob Lohner & Co.” di Floridsdorf.

Quest’azienda produce carrozze per la casa imperiale, oltre che per i reali di Norvegia, Svezia e Romania.

Un evento estremamente importante per l’Europa si tiene nel 1900: è l’Esposizione Universale di Parigi.

In quest’occasione viene presentata la Semper Vivus Lohner-Porsche, il primo veicolo ibrido nonché a trazione integrale della storia, dotato di un motore a combustione interna e di un motore elettrico su ciascuna ruota. In questo periodo, Ferdinand Porsche non possiede nemmeno un titolo universitario, eppure pone già le basi del suo futuro successo.

Una carriera in ascesa

Nel 1906, Porsche viene nominato Direttore Tecnico presso la Austro-Daimler di Wiener Neustadt, dove progetta un’auto con la quale vince una gara di durata per vetture turismo. Con la sua automobile riesce a raggiungere i 140 km/h, velocità notevole all’epoca, grazie anche alla particolare aerodinamica affusolata. In questo periodo, l’ingegnere progetta anche motori per aeroplani e trattori industriali.

Undici anni dopo, Porsche assume la carica di Direttore Generale della Austro-Daimler e nel 1922 presenta la Sascha (auto da competizione, 1.100 cm³ di cilindrata e propulsore a 4 cilindri) che, lo stesso anno, corre alla Targa Florio, ottenendo le prime due posizioni nella propria classe.

L’anno successivo viene assunto alla Daimler-Motoren-Gesellschaft di Stoccarda come Direttore Tecnico e membro del Consiglio d’Amministrazione.

Si occupa anche della Mercedes sovralimentata con compressore, vettura che ottiene la vittoria assoluta alla Targa Florio. Lo stesso anno la Technische Hochscule di Stoccarda gli conferisce la laurea honoris causa in ingegneria per via dei grandi meriti ingegneristici.

Nell’aprile del 1931 Porsche corona il proprio sogno, fondando lo studio di progettazione e ingegneria Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH a Stoccarda, il nucleo originario dell’azienda Porsche.

Gli anni ’30 e la Seconda guerra mondiale

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La Volkswagen Kübelwagen

Nel 1932 Porsche lavora a un nuovo e ambizioso progetto, la Auto Union P-Wagen: monoposto da Gran Premio, monoscocca in lega di alluminio e motore 16 cilindri a V, un veicolo estremamente innovativo, potente e sofisticato.

Una macchina che vincerà le competizioni in tutta Europa negli anni successivi, stabilendo tra l’altro il record di velocità, sull’autostrada Francoforte-Darmstadt, di ben 416 km/h.

Salito al potere nel 1934, Adolf Hitler progetta ora la creazione di una “macchina del popolo” (in tedesco Volks Wagen) che non costi più di 1000 marchi, in modo che anche un operaio possa permettersela. Espone tale progetto proprio a Ferdinand Porsche, il quale si è iscritto al partito nazista per convenienza, non credendo davvero nei valori del partito.

Successivamente, nel 1938, Porsche progetta il modello del Maggiolino, la cui produzione porterà alla nascita della futura maggiore casa automobilistica europea.

Con l’inizio della Seconda guerra mondiale, le conoscenze ingegneristiche di Porsche vengono sfruttate dai nazisti. Infatti, l’ingegnere progetta il carro VK 3001 (P) e il carro Panzer VI Tiger (P) (SdKfz 181 Ausf P), di cui furono costruiti 90 scafi, successivamente utilizzati per il cacciacarri Elefant, detto anche Ferdinand in onore di Porsche.

Progetta inoltre una versione militare derivata dal Maggiolino, la celebre Volkswagen Kübelwagen, utilizzata su tutti i fronti del conflitto mondiale dai tedeschi, e una versione anfibia della stessa, la Volkswagen Schwimmwagen.

Gli ultimi anni

Ma la collaborazione tra Porsche e i nazisti costerà cara all’esperto ingegnere. Ferdinand Porsche viene infatti arrestato nel novembre 1945, dopo essere stato catturato dai militari francesi, e viene accusato di collaborazionismo.

Sconta quindi 20 mesi di carcere in Francia. Tuttavia, l’imprenditore Pietro Dusio, in cambio del progetto della nuova Cisitalia da Formula 1, paga la cauzione di Porsche e gli permette così di fondare, nel giugno del 1948, una casa automobilistica che porta il suo nome.

La produzione, rigorosamente a mano, nei primi tempi è di pochissimi veicoli, che vengono denominati Porsche 356 (dal numero di progetto): è l’inizio dell’epopea industriale e sportiva del celebre marchio Porsche.

All’inizio del nuovo decennio la sede della società venne nuovamente trasferita in Germania, nel quartiere di Stoccarda chiamato Zuffenhausen, dove ancora oggi si trova la Porsche AG.

Conclusioni:

Il 30 gennaio 1951, l’imprenditore si spegne a causa di un infarto, a Stoccarda. Nel 1987, Ferdinand Porsche è stato inserito nell’Automotive Hall of Fame per i suoi eccezionali meriti nel campo dell’automobile.

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