festival cervello e cinema, spazio oberdan
Spettacolo,  Cinema

FESTIVAL CERVELLO E CINEMA ALLO SPAZIO OBERDAN

Dal 27 marzo al 2 aprile, allo Spazio Oberdan di Milano, scienza e arte si incontrano, con il Festival Cervello e Cinema

Se volete scoprire i complessi risvolti dedicati al rapporto tra immaginario sociale, psicanalisi e cinema, potete rivolgervi ai saggi scritti dall’Elvis Presley della filosofia, il saggista Slavoj Žižek. Tuttavia il desiderio potrebbe anche essere quello di indagare questi ed altri aspetti legati alla psicologia umana e all’uso (e consumo) dell’immagine direttamente sul ‘luogo del delitto’, il cinema. In questo caso quindi il consiglio è quello di seguire il Festival Cervello e Cinema. Il festival è in programma allo spazio Oberdan per sette giorni, dal 27 marzo al 2 aprile. Ci saranno insomma una serie di proiezioni, incontri con specialisti della mente e discussioni scientifiche adatte anche ai palati profani. Tutto ciò incentrato sul tema del rapporto tra psicologia e cinema d’autore, godimento e fruizione delle immagini, spettri sullo schermo e fantasmi della mente.

I film in programma

I film che saranno trasmessi e di cui si discuterà, saranno: Persona di Ingmar Bergman, la cui proiezione sarà accompagnata da un dibattito sul ruolo dei neuroni specchio;  A Dangerous Method di David Cronenberg che racconta alcuni snodi del mondo della psicanalisi e consentirà di discutere dell’uso dell’elettroshock; L’amore bugiardo di David Fincher, grazie a cui si parlerà del tema della menzogna e del rapporto d’amore e seduzione; Alla ricerca di Dory di Andrew Stanton e Angus MacLane che servirà da spunto per parlare dei “Segreti della memoria”. Sarà invece “Perché il cervello ricorda meglio i cattivi?” la domanda a cui si cercherà di rispondere con il dibattito accompagnato alla proiezione de Il clan di Pablo Trapero.

Insomma, non solo scienza, ricerca e accuratezza: il Festival Cervello e Cinema nasce come occasione per godere della bellezza. La bellezza conturbante, da musa baudelairiana, da misteriosa creatura degna dei quadri di Alberto Savinio. Dunque la stessa bellezza complessa raccontata dall’opera di Luigi Serafini (autore del visionario Codex Seraphinianus) che ha prestato la sua tela ‘Capitano Ulisse’ per rappresentare il Festival:

Il Festival nasce dal patrocinio del Comune di Milano e di BrainForum.

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