Festival del film
Spettacolo,  Cinema

Festival del film di Locarno 16: un’edizione nel segno degli outsiders

Dal 3 al 13 di agosto torna il

‘Festival del film Locarno’

giunto alla sua 69a edizione. Gli omaggi, i premi assegnati e i protagonisti di quest’anno

A partire da mercoledì ci aspettano undici giorni di grande cinema con il ritorno del Festival del Film Locarno. Un’edizione che parte nel segno degli outsider e degli omaggi artistici e che sortisce da un’annata particolarmente infausta, in cui abbiamo dovuto dire addio a diversi protagonisti del mondo del cinema.

I primi fuochi del festival sono iniziati a scoppiare ieri sera, nel pre-festival, con la proiezione in Piazza Grande di ‘Lo chiamavano Trinità’, un omaggio a Bud Spencer con uno dei film per i quali l’attore italiano sarà maggiormente e affettuosamente ricordato nei prossimi anni. L’edizione di quest’anno è dedicata a due grandi registi che ci hanno appena lasciato, Michael Cimino e Abbas Kiarostami: il regista iraniano, in particolare, sarà omaggiato attraverso la proiezione di alcuni suoi corti realizzati a Cuba.

Saranno onorati con un premio alla carriera gli attori americani Bill Pullman e Harvey Keitel: il primo è  uno degli attori americani forse più incompresi dal cinema d’autore (se escludiamo David Lynch, che lo volle come protagonista nel suo ‘Strade perdute‘, film che sarà proiettato il 3 agosto).

Al contrario, Harvey Keitel è stato utilizzato sapientemente e trasversalmente dai maggiori cineasti degli ultimi trent’anni, come Quentin Tarantino, Martin Scorsese, Jane Campion, Abel Ferrara e Paolo Sorrentino: “uno degli attori che meglio hanno incarnato le diverse anime del cinema indipendente che abbiamo tanto caro“, come viene descritto dal direttore della rassegna, Carlo Chatrian.

Il Pardo d’onore sarà assegnato invece a Alejandro Jodorowski: regista, scrittore e “psicomago”: una delle figure più rappresentative e controverse del cinema, capace di portare il surrealismo a una deriva del tutto personale, delirante e ipnotica. Le sue opere più famose, ‘La Montagna Incantata’, Santa Sangre‘ ed ‘El Topo‘ sono una bazar di allegorie folgoranti e cruente che prendono spunto da eventi storici e biografici, cristallizzate in psichedelici viaggi di formazione e deformazione spirituale.

Oltre al cileno, sarà premiato a Locarno un altro outsider di successo, Roger Corman, in grado di esibire un abilità e una comprensione del mezzo cinematografico con furbizia e mestiere. Corman rivitalizzò il genere horror gotico grazie ai film tratti dai romanzi di Edgar Allan Poe interpretati dall’istrionico attore inglese Vincent Price, con il suo cinema di serie B e la sua ansia sperimentale fu antesignano e maestro per molti registi dei decenni successivi: da Scorsese a Coppola fino a Jonathan Demme. Pardo d’oro alla carriera a un’altra musa della trasgressione: Jane Birkin (musa di Serge Gainsbourg) e a Mario Adorf, una delle figure più amate del cinema degli anni Settanta.

Il Festival del film Locarno di quest’anno sembra attrarre più per il ricchissimo contorno che per il suo piatto di portata principale, il concorso per il Pardo d’Oro 2016: a contendersi il premio saranno 17 registi, tra i quali Rita Azevedo GomesRainer Frimmel e Joao Pedro Rodrigues.

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