Dizionario Arte

Feuerbach, Anselm

Pittore tedesco. Studiò a Düsseldorf, Anversa e Parigi (con Couture), poi visse in Italia dal 1855 al 1873. Suo padre era professore di archeologia classica (scrisse un libro sull’Apollo del Belvedere) e Feuerbach crebbe in un’atmosfera satura di filosofia umanistica. Desiderò diventare fondatore di una nuova scuola che potesse combinare soggetti illustri, didattici e idealistici, in uno stile derivato dalla pittura veneziana più grandiosa del XVI secolo. I suoi soggetti sono generalmente presi dall’antichità greca (Il Simposio di Platone, 1869, Kunsthalle, Karlsruhe). L’ardente desiderio di Feuerbach di esprimere un discorso filosofico attraverso la pittura fu per lo più una fonte di debolezza anziché di forza: i suoi migliori lavori sono oggi generalmente ritenuti alcuni ritratti della sua modella e amante Nanna Risi, che aveva una bellezza statuaria necessaria per i dipinti più elaborati, ma che posò anche per quadri come Ifigenia (1862, Hessisches Landesmuseum, Darmstadt). Feuerbach si trasferì a Vienna nel 1873 per diventare professore di storia della pittura all’Accademia, ma ritornò in Italia nel 1876, in seguito alle critiche al suo lavoro. Fino alla fine della vita si lamentò di essere stato frainteso e di non aver ricevuto il dovuto riconoscimento come vero grande artista. È questo elemento di autocommiserazione che fa del suo libro Ein Vermächtnis (Un testamento) una delle più patetiche autobiografie mai scritte. Fu pubblicato postumo nel 1882. Nascita: Speyer 1829; Morte: Venezia 1880

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