FIAT 500, ICONA DI STILE

79 nove anni fa e la FIAT Cinquecento debuttava per le strade. Era il tempo in cui la casa automobilistica torinese cercava di portare l’attenzione del pubblico su un’utilitaria per tutti e tutte le tasche, per trasformarla nel simbolo dell’Italia post bellica. Un’automobile che rimase uguale nelle linee fino all’esordio della Nuova 500 del 1957. Un successo, icona del miracolo economico italiano: dalla fabbrica di Mirafiori ne uscirono 3.893.294 unità fino al 1975.

Il 1958 fu l’anno della 500 sport, il ’60 della D e della Giardiniera, il ’65 della F, la più venduta nei paesi latini, il ’68 la L e infine nel ’72 della R, la Rinnovata. L’ultimo di un’epoca. Bisognerà aspettare 1991 per il modello firmato dal design di Ermanno Cressoni e la vera rivoluzione del 2007, quando la FIAT fa uscire dalle sue fabbriche la versione che riprende le linee stilistiche della sua antenata. Continuando a contribuire alla storia del made in Italy, come è raccontato nel libro edito da Rizzoli, dal titolo Fiat 500. The design book di Enrico Leonardo Fagone.

Un racconto visivo di un’auto che è più di un’auto: è icona, è fenomeno di costume, è oggi una moderna city car. Un’utilitaria che dal 2007 a oggi si è portata a casa più di 80 premi, grazie alla capacità dei suoi designer di saper dialogare con futuro.

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