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Figliuolo, buone notizie sulla quarta ondata: “Omicron rallenta, ma continuare con i vaccini”

La luce in fondo al tunnel: ecco le parole di Figliuolo sul Covid

Sembrano arrivare buone notizie dall’andamento della quarta ondata di Covid-19. E le parole del commissario all’emergenza sanitaria, il generale Francesco Figliuolo, lo confermano. La pandemia sta ancora circolando, ma con il passare dei giorni assistiamo ad un lento ma costante calo dei contagi e dei ricoveri.

«Entriamo in una fase più favorevole dove le risorse sanitarie saranno di nuovo bilanciate verso la cura di patologie gravi e la prevenzione», ha affermato Figliuolo.

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Figliuolo: “Omicron rallenta”

Secondo Figliuolo, dunque, la variante Omicron sta sempre più scemando. Ma da sottolineare è l’importanza della campagna vaccinale, perché il richiamo e le terze dosi hanno veramente salvato la situazione all’interno degli ospedali.

«Senza l’accelerazione sulla dose booster – ha sottolineato il generale – ci sarebbero state conseguenze molto gravi. La quarta dose al momento non è prevista. Se sarà necessario, in futuro la si potrà fare in farmacia o dal proprio medico».

Figliuolo sottolinea che non è questo il momento di mollare. Anzi, ormai quasi tutte le fasce d’età sfiorano il 90% di dosi somministrate. Manca ancora la piena protezione dei bambini e bisogna concentrarsi sulla campagna vaccinale a loro rivolta. «Il mio appello – ha dichiarato – va agli oltre 1,5 milioni di cittadini over 50 che sono ancora senza copertura».

 Figliuolo: presto un vaccino per i bambini sotto i 5 anni

Il commissario all’emergenza Figliuolo si è anche espresso in merito ai nuovi vaccini di cui si è ancora in attesa. Innanzitutto, ha sottolineato che gli scienziati stanno al momento effettuando gli studi del caso per sviluppare un vaccino apposito per i bambini sotto i cinque anni. Si attende anche la valutazione di Ema e Aifa, che a detta del generale potrebbe già arrivare in primavera.

In merito, invece, al nuovo vaccino Novavax, Figliuolo ha dichiarato che arriverà nel nostro Paese da fine febbraio. «È indicato per il ciclo primario, e non per i richiami, dai 18 anni in su. Speriamo che dia un’ulteriore spinta alla vaccinazione di chi non è ancora convinto», ha spiegato.

Anche le somministrazioni di Novavax saranno organizzate tra Regioni e Province Autonome, anche sulla base delle esigenze dei singoli territori. «Il numero di dosi è tale da non creare problemi di approvvigionamento», ha infine concluso Figliuolo.

 

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Editor: Susanna Bosio

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