Filarete
Dizionario Arte

Filarete

Filarete

Scultore, architetto e scrittore d’arte fiorentino. Il suo soprannome, che adottò negli ultimi anni di vita, deriva dal greco e sta per ‘amante delle virtù’. Si formò probabilmente con Ghiberti e la sua opera più importante in scultura -le porte di bronzo per San Pietro a Roma (1433-45) -deve molto alle porte del Ghiberti per il battistero di Firenze, sebbene sia molto meno curata (Vasari disse che era deplorevole). Queste porte sono una delle poche parti della vecchia San Pietro ancora esistente nel nuovo edificio. Nel 1448 Filarete abbandonò Roma perché sospettato di furto di sacre reliquie; dopo aver soggiornato a Firenze e Venezia, nel 1451 si stabilì a Milano.

Filarete. Scultore, architetto e scrittore d’arte fiorentino. Il suo soprannome, che adottò negli ultimi anni di vita, deriva dal greco e sta per ‘amante delle virtù’. Si formò probabilmente con Ghiberti e la sua opera più importante in scultura -le porte di bronzo per San Pietro a Roma (1433-45) -deve molto alle porte del Ghiberti per il battistero di Firenze, sebbene sia molto meno curata (Vasari disse che era deplorevole). Queste porte sono una delle poche parti della vecchia San Pietro ancora esistente nel nuovo edificio. Nel 1448 Filarete abbandonò Roma perché sospettato di furto di sacre reliquie; dopo aver soggiornato a Firenze e Venezia, nel 1451 si stabilì a Milano.

Lì fu attivo principalmente come architetto e la sua opera principale è l’Ospedale Maggiore (iniziato nel 1457, completato nel XVIII secolo), che contribuì a introdurre lo stile *rinascimentale in Lombardia e creò un nuovo modello per il benessere e per l’igiene nella progettazione ospedaliera. Le idee del Filarete apparvero anche nel Trattato sull’architettura, scritto nel 1461-64 ma non pubblicato fino al 1896. Esso comprende una visione di città ideale, Sforzinda (dal nome del signore di Milano Francesco Sforza), che è il primo schema simmetrico di città dell’epoca moderna. Tra gli ingegnosi progetti per questa città ideale c’era una Torre della Virtù e del Vizio, una struttura di dieci piani con un bordello all’ingresso e un osservatorio astronomico in cima. Vasari descrisse il trattato come un libro assolutamente stupido.

Nascita: Firenze 1400;
Morte: Roma 1470

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