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Spettacolo,  Cinema

Filippo Scotti: chi è il giovane alter ego di Sorrentino in “È stata la mano di Dio”?

Chi è Filippo Scotti, il giovane alter ego di Sorrentino nel film È stata la mano di Dio? Tutte le curiosità sull’attore: Oscar in vista dopo il Premio Mastroianni

È stata la mano di Dio deve ancora uscire nelle sale italiane ma è ugualmente sulla bocca di tutti, così come il suo giovanissimo protagonista: Filippo Scotti. Vincitore del Premio Mastroianni alla 78° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e, nel film, interprete del giovane Paolo Sorrentino, Filippo è tuttavia ancora un mistero per molti.

Ecco tutte le curiosità sull’attore protagonista di È stata la mano di Dio, il film di Paolo Sorrentino che rappresenterà l’Italia alle selezioni del miglior film internazionale agli Oscar 2022.

Filippo Scotti: infanzia, età e carriera

Classe 1999, Filippo Scotti ha solo 21 anni, ma è già sulla buona strada per raggiungere le vette della celebrità. Originario di Gravedona, in provincia di Como, Filippo ha trovato sé stesso solo nel 2011, quando si è trasferito a Napoli con la famiglia. È stata proprio la città partenopea, infatti, a portare alla luce il suo talento per il teatro.

Nella capitale campana, infatti, Filippo Scotti si iscrive al suo primo laboratorio teatrale.  È il punto di inizio di una rapida ascesa. Nel giro di pochi anni, la sua carriera decolla: Andrea Carotenuto lo sceglie come protagonista di Musicamia, un corto che arriverà al Napoli Film Festival prima, ai David di Donatello poi. 

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Filippo Scotti

Nel frattempo, arriva a calpestare il prestigioso palcoscenico del Piccolo Teatro Bellini di Napoli, grazie alla guida dell’attrice e regista Patrizia Di Martino, conosciuta a un corso di lettura espressiva. Debutterà di lì a poco, nel 2017, sotto la direzione artistica di Gabriele Russo, prendendo parte a produzioni impegnative come il Tito Andronico e Romeo e Giulietta, ovvero la perdita dei padri. 

Dal teatro al grande schermo, compare nel cortometraggio La Gita di Salvatore Allocca, premiato come miglior regia e la miglior fotografia alla alla 75° edizione del festival del cinema di Venezia, per il quale riceve il premio NuovoImaie come migliore attore emergente. Negli ultimi anni, infine, Filippo Scotti è stato scritturato per diverse serie TV, tra cui Luna Nera su Netflix e 1994, l’ultima stagione della trilogia firmata Sky.

Ama la fotografia e sogna – un giorno – di passare da davanti a dietro la telecamera, diventando regista.

 

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È stata la mano… di Sorrentino: la svolta nella carriera di Filippo Scotti

«Provo nei suoi confronti la stessa tenerezza che provo verso me stesso a quell’età». Così Paolo Sorrentino, ripensando all’audizione di Filippo Scotti. Il che, data la natura autobiografica del film, era esattamente quello che il regista stava cercando.

«Durante l’audizione non gli ho fatto molte domande, né gli ho chiesto della sua vita privata», ha poi aggiunto Sorrentino. «L’importante per me è stato vedere che aveva la capacità di essere il protagonista di un film e di reggere questo in particolare sulle sue spalle».

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Filippo Scotti, attore protagonista de È stata la mano di Dio, e il regista Paolo Sorrentino a Venezia

Pare che sia stato proprio così. Il ruolo di attore protagonista in È stata la mano di Dio è per Filippo Scotti la vera svolta di qualità. Quella di Filippo Scotti nei panni di Fabietto, giovane alter ego di Sorrentino, infatti, è stata riconosciuta dalla critica come un’interpretazione magistrale. Sullo sfondo della Napoli degli anni Ottanta, racconta il mito di Maradona e i traumi familiari del regista.

A dispetto della sua tenera età, Scotti non ha avuto problemi a misurarsi con il premio Oscar de La grande bellezza. Ecco cosa ha dichiarato.

Ho cercato di non pensare a cosa si aspettasse, perché probabilmente mi sarei agitato troppo. […] Con Paolo, lavori in modo ordinato e tranquillo. L’atmosfera era sempre molto calma e questo mi ha aiutato tantissimo. Non dimenticherò mai un momento particolare con Paolo mentre eravamo in barca all’alba e Paolo mi ha detto: «Per me questo è il posto più bello della terra». Lo ha detto con un tono di voce particolare e una tale sincerità, che in quel momento ho visto completamente l’uomo Paolo.

 

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Dal Premio Mastroianni alla top 10 di Variety: Oscar in vista?

Dopo il Leone d’argento per la regia, è stato proprio Filippo Scotti a far guadagnare un secondo premio al film di Paolo Sorrentino. In un’edizione in cui ben poco è stato concesso all’Italia, l’attore di È stata la mano di Dio si aggiudica il premio Marcello Mastroianni, come miglior attore emergente del Festival del Cinema di Venezia 2021. Il suo impacciato discorso di ringraziamento, dimostrazione lampante dell’umiltà e della sincerità del giovane attore, è ancora tra i più rivisti del web. 

Da quel momento, Filippo Scotti è diventato uno degli attori emergenti più in vista del mondo. Tanto da finire nella top 10 dei migliori attori emergenti selezionati da Variety. In passato, la lista stilata dalla prestigiosa rivista americana ha visto nomi del calibro di Adam Driver e Timothée Chalamet, entrambi nominati poi agli Oscar. 

Volendo essere scaramantici, dunque, non si può che incrociare le dita per il giovane attore napoletano. La speranza di una nomination, poi, è tanto più tangibile se si considera che È stata la mano di Dio è stata scelta come possibile rappresentate dell’Italia come Miglior film straniero.

Che per Filippo Scotti sia in arrivo un biglietto per Dolby Theatre?

 

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Quando e dove vedere È stata la mano di Dio: al cinema e su Netflix

Se la notte degli Oscar è ancora lontana, il countdown per È stata la mano di Dio è quasi terminato.

Dopo l’anteprima a Venezia, il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 24 novembre 2021. Su Netflix, invece, la pellicola sarà disponibile per tutti gli abbonati a partire dal 15 dicembre 2021.

Perciò save the date e non perderti la performance di Filippo Scotti nell’ultimo film di Paolo Sorrentino!

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Editor: Valentina Baraldi

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