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Finale di Champions, perché l’Inter può vincere: 5 motivi

Perché l’Inter può vincere la Champions League: ecco 5 motivi validi. E’ ormai il giorno della finale della Coppa dei Campioni, che si terrà dopo alcuni rinvii presso lo stadio Ataturk di Istanbul. La metropoli a cavallo tra Asia ed Europa si appresta a tornare al centro del mondo per una sera dopo 18 anni. In campo, in un impianto che si profila tutto esaurito, scenderanno Manchester City ed Inter.

Una sfida impari, che vede da una parte Golia e dall’altra Davide. Da una parte l’opulenza della proprietà dei petrodollari contro invece la parsimonia di quella cinese targata Zhang. Tutti fattori che sembrano semplici apparenze distaccate dal campo ma che invece possono fare la differenza. In realtà, le motivazioni per cui i nerazzurri possono fare l’impresa mai sperata prima dopo tredici anni dall’ultima volta sono ben altri e ve li riportiamo qua sotto.

5 motivi per cui l’Inter può vincere la Champions League

Dunque, mancano ormai poche ore all’attesa finale di Champions League Manchester City-Inter. I nerazzurri, sulla carta molto sfavoriti di fronte ad una vera e propria corazzata sportiva allenata da un top allenatore come Pep Guardiola, hanno però in serbo più di un potenziale asso nella manica per poter ribaltare tutti i pronostici iniziali fatti da buona parte della stampa sportiva mondiale. Ecco i 5 motivi più importanti:

  1. Fattore pressione: il City ha indubbiamente più pressione della squadra italiana. Se si dà un’occhiata alle quote delle principali agenzie di scommesse, tutte hanno messo il club inglese ad una media che viaggia attorno al 1,5, contro invece il 6,5/7 dell’Inter. A metà strada, invece si attesterebbe il pareggio (4,5), che però sarebbe limitato solo ai tempi regolamentari e/o supplementari. Ergo, il peso di dover vincere ricade tutta sulla testa del City.
  2. Fattore energie. Il Manchester City, infatti, gioca come buona parte delle squadre inglesi di Premier League. Leggiadria, tanta corsa e pressing e un possesso territoriale molto abbondante (sulla scia del tiki-taka del Barcellona che fu proprio di Pep ai suoi esordi). Un gioco del genere però necessita di un dispendio enorme di energie, che di fronte ad una gara “secca” come una finale rischiano di mandare tutto all’aria e di trasformare la gara in un inferno, a partire dall’approccio di “testa”. Il City ha già perso in questo modo, due anni fa contro il Chelsea (anch’esso sfavorito);
  3. lautaro martinez
    Perché l’Inter può vincere la Champions? Grazie anche a gente che ha già alle spalle trofei importanti come Lautaro Martinez, campione del mondo in carica con la sua Argentina

     

  4. Fattore voglia di riscatto di alcuni giocatori. Quest’anno in nerazzurro sono arrivati giocatori con esperienza importante soprattutto a livello internazionale. Prendiamo Mkhitaryan e Onana per fare due esempi: il primo, arrivato non senza molti entusiasmi data forse l’età avanzata, ha dimostrato leadership e tenacia. E alzare la coppa nella città che fu capitale ottomana (che tanti dolori inflisse al popolo armeno un secolo fa) rappresenta una rivincita non da poco. Quanto riguarda il Camerunense, egli è arrivato sotto la “benedizione” di un ex Inter importante (Samuel Eto’o) e lo stesso portiere in questi giorni ha dichiarato che a inizio stagione sarebbe arrivato questo giorno. Sensazione confermata anche da Lukaku, giunto apposta forse per finire un lavoro lasciato a metà con il “gemello del goal” Lautaro Martinez.
  5. Il fattore leadership. Simone Inzaghi si gioca la sua prima finale di Champions League contro la quarta di Guardiola. Il tecnico ex Lazio arriva dopo un periodo difficile quello terminato in campionato. Ciononostante, il cammino praticamente perfetto in Champions lo ha riscattato dalle critiche, in particolar modo dopo gli Euroderby vinti. All’apparenza, quindi, Inzaghi è un Carneade, ma di fatto è un leader maturo in cerca del colpaccio.
  6. Fattore cabala. Nei gironi immediatamente successivi alla qualificazione dell’Inter in finale di Champions a Istanbul, sono successi molti fatti e coincidenze che rimandano a imprese passate dei nerazzurri. Il fatto per esempio che l’ultima finale si sia giocata il giorno 22 la decise un giocatore con lo stesso numero di maglia. Ed ora, giorno 10 del mese, è arrivato il turno del numero 10 (argentino come il numero 22)? Oppure, il fatto che all’epoca sia la città ospitante la finale che l’allenatore vincente avevano la stessa iniziale (Madrid e Mourinho, ora Istanbul e Inzaghi). E ce ne sarebbero tante altre da raccontare, ma si sfocerebbe nella paranoia.
perché l'inter può vincere la champions
Tra i motivi per perché l’Inter può vincere la Champions League c’è sicuramente la netta maturazione di Inzaghi a livello di gestione

Dunque, queste sono 5 valide motivazioni per cui l’Inter può vincere la 68° edizione della Coppa dei Campioni. Per scaramanzia, ovviamente, si dice che non succede. Ma se dovesse succedere…

Conclusione sul fatto che l’Inter può vincere la Champions League

Al di là delle varie motivazioni che possono avere sia l’una che l’altra squadra e soprattutto al netto di tutte le scaramanzie e dei vari amuleti a portata di mano che ogni tifoso nerazzurro avrà con sé alle ore 21, il cammino dei nerazzurri in Coppa di questa stagione è stato forse il più interessante negli ultimi dieci anni. I nerazzurri ora, dopo essere arrivati ad un traguardo per molti insperato, scenderanno in campo con la stessa grinta che hanno adottato sin qui.

L’allenatore Inzaghi però ha già ammonito che serviranno tanta testa e cuore. Un cuore che ha portato (e sta portando) a Istanbul migliaia di tifosi nerazzurri. In questi giorni giungono storie molto passionali di carovane nerazzurre partite sia da Milano che da tutta Italia, ma anche dal resto del mondo. Molti tifosi addirittura, al fine di risparmiare dopo la folle speculazione sui voli per la Turchia, hanno deciso di fare un “mini tour” dell’Europa di scali pur di non perdersi una gara che difficilmente ricapiterà nei prossimi anni.

Dunque, canticchiando il tormentone che da alcune partite ha contagiato il pubblico di San Siro, per tutti quei chilometri che i tofis hanno fatto per l’Inter, ora essa può, anzi deve vincere la sfida delle sfide. Luci a San Siro, pardon, all’Ataturk!

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