Dizionario Arte

Fitzwilliam Museum

Museo e galleria d’arte dell’Università di Cambridge. Fu fondato nel 1816 ed è uno dei più antichi musei pubblici della Gran Bretagna. Come l’ Ashmolean Museum di Oxford, fu costruito quasi interamente grazie a donazioni di privati. Il fondatore, il VII visconte Fitzwilliam (1745-1816), era un uomo molto colto con un profondo interesse per la letteratura e la musica così come per le arti visive. Non si sposò mai e alla sua morte lasciò tutta la biblioteca (includente 130 manoscritti miniati) e la collezione d’arte all’Università di Cambridge (dove aveva studiato da giovane) “allo scopo di promuovere l’incremento del sapere e gli altri obiettivi di quella nobile Fondazione”. La sua collezione includeva dipinti del rinascimento italiano (tra cui un Tiziano e un Veronese) e la migliore acquaforte di Rembrandt allora presente in Inghilterra. Lasciò anche 100.000 sterline perché potesse essere costruita una sede museale o un altro edificio; la costruzione fu iniziata nel 1837 da George Basevi e continuato da C.R. Cockerell dopo la morte di Basevi nel 1845; fu aperto al pubblico nel 1848, ma l’imponente hall d’ingresso (di E.M. Barry), con un sontuoso scalone, non fu terminata se non nel 1875. Successivamente sono state costruite nuove ali dell’edificio. Il più notevole lascito dopo quello del fondatore fu quello di Charles Brinsley Marlay (1831-1912), che lasciò al museo un grande somma di denaro e una varia collezione che arricchì tutte le sezioni.
Tra i vari illustri direttori del Fitzwilliam il più famoso fu M.R. James (1862-1936), eminente medievalista e famoso scrittore di storie di fantasmi, in carica dal 1893 al 1908. Il più importante funzionario nella storia del museo fu il suo successore, Sydney Cockerell (1867-1962), direttore dal 1908 al 1937. Per citare il Dictionary of National Biography, egli “trasformò una tetra e mal tenuta galleria provinciale in un nuovo modello d’eccellenza che influenzò gli allestimenti museali in tutto il mondo. Raggiunse questo risultato con l’esposizione funzionale e non affollata di dipinti posti su sfondi appropriati e con l’introduzione di importanti pezzi di arredamento e tappeti persiani”. Per citare le parole dello stesso Cockerell: “Ho trovato un porcile e l’ho trasformato in un palazzo”. Il Fitzwilliam ha mantenuto la reputazione da lui creata di luogo piacevole da visitare. Le sue collezioni sono ora estremamente ampie; tra le sezioni più ricche vi sono quelle dei dipinti italiani e delle monete greche.

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