FONDAZIONE PRADA PRESENTA STORYTELLING DI LIU YE
Arte

Liu Ye Fondazione Prada presenta “Storytelling”

Presentata oggi alla Fondazione Prada “Storytelling”, una mostra personale del pittore cinese Liu Ye a cura di Udo Kittelmann,  visitabile dal 30 gennaio al 28 settembre 2020.

Il progetto espositivo arriva da Shangai dove è stato inaugurato per la prima volta a Prada Rong Zhai nel 2018. Prosegue oggi  a Milano e include una selezione di 35 dipinti realizzati a partire dal 1992.

Le immagini di Liu Ye affondano le proprie radici nei movimenti artistici e intellettuali tanto occidentali quanto orientali,
Le immagini di Liu Ye affondano le proprie radici nei movimenti artistici e intellettuali tanto occidentali quanto orientali.

 

L’arte di Liu Ye

Nella pittura di Liu Ye coesistono racconto fiabesco e ironia, percorsi da una vena parodistica. Le sue opere, che  raccontano atmosfere che evocano introspezione e  purezza, sono un mezzo per investigare e scoprire se stesso. Tanto che, proprio a tal proposito, Liu Ye sottolinea che “ogni opera è un mio autoritratto”.

Ma sentiamo l’opinione di Udo Kittelmann, curatore della mostra, che afferma: “percepisco l’opera di Liu come un messaggio pittorico sensibile che passa tra due mondi spesso considerati contraddittori: cultura occidentale e tradizione orientale. La sua pittura ha subito suscitato in me un grande interesse perché esprime una costellazione dialettica. Crea una relazione non solo con i complessi sviluppi della cultura in Cina, ma si fa testimone di una profonda conoscenza della storia culturale e pittorica europea. Le sue immagini affondano le proprie radici nei movimenti artistici e intellettuali tanto occidentali quanto orientali, facendo convergere le forze del passato e del futuro”.

Le opere di Liu Ye raccontano atmosfere che evocano introspezione e  purezza
Le opere di Liu Ye raccontano atmosfere che evocano introspezione e  purezza

La mostra alla Fondazione Prada

A Shanghai, le opere di Liu interagivano in modo armonico con gli arredi, le decorazioni e i colori originali della storica residenza del 1918. Qui a Milano, invece, i suoi dipinti generano un contrasto materico e cromatico con le pareti di cemento e l’architettura industriale di Fondazione Prada. La location milanese, così diversa da quella di Shanghai, contribuisce a focalizzare l’attenzione sull’abilità di Liu Ye nel creare un universo pittorico personale, che non si inserisce in nessun movimento artistico specifico.

Una mostra intima e sensuale che vi consigliamo di non perdere.

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