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Forti proteste in tutta la Corsica: gli indipendentisti contro lo Stato francese

Proteste in Corsica: ecco cosa sta succedendo

In Corsica si stanno verificando delle proteste molto accese provocate dallo spirito separatista dell’isola francese. Da ormai una settimana, centinaia di Corsi stanno protestando a sostegno di Yvan Colonna, leader indipendentista aggredito brutalmente in carcere ad Arles. L’uomo, ora in stato di morte cerebrale, stava scontando l’ergastolo per l’uccisione del prefetto francese Claude Erignac.

I manifestanti da giorni scendono in piazza al grido di “Statu Francese Assassinu”. Infatti, si accusa Parigi di essere responsabile del tentativo di omicidio del militante indipendentista.

Proteste in Corsica: le indagini sull’aggressione a Colonna

L’aggressione a Yvan Colonna, avvenuta lo scorso 2 marzo, ha così risollevato forti tensioni sull’isola dopo un periodo di calma sul fronte indipendentista. I cortei nelle strade sono cominciati in maniera pacifica, al grido di “verità e giustizia per Yvan, libertà per i patrioti e riconoscimento del popolo corso”. Ma presto sono emersi i nuclei di giovani più radicali, che hanno messo in atto delle proteste più violente contro la polizia e i simboli dello Stato francese.

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Come ha riportato la prefettura, a prendere parte alle rivolte sono state circa 7mila persone. A Bastia sono stati utilizzati 300 molotov ed è stato necessario l’intervento dei pompieri. Il bilancio ad ora è di circa 70 feriti: di questi ben 44 delle forze dell’ordine.

Gilles Simeoni, ex avvocato di Colonna, ha chiesto che venga istituita una commissione d’inchiesta per far luce sull’aggressione in carcere. «Non ci fidiamo delle autorità francesi», ha spiegato. A colpire Colonna sarebbe stato Franck Elong Abe, islamista radicale di 35 anni. Non sono ancora del tutto chiare le dinamiche della vicenda.

Abe avrebbe tentato di strangolarlo mentre si trovavano nel cortile della prigione. Le indagini tengono in considerazione più piste, da gesto attuato come singolo a possibile mandato dall’esterno del carcere.

Il governo francese reagisce alle proteste in Corsica

Il governo francese sta cercando in queste ore di lanciare dei segnali distensivi di fronte alla violenza delle proteste. Gérald Darmanin, ministro dell’Interno, mercoledì volerà in Corsica per aprire un ciclo di discussione con le forze attive dell’isola. Inoltre, è stato annunciato il trasferimento sull’isola di due compagni di Colonna, Pierre Alessandri e Alain Ferrandi.

Per la prima volta, il governo potrebbe tenere in considerazione l’applicazione di statuto autonomo per la Corsica. Sicuramente una forma di apertura senza precedenti. Come ha sottolineato Darmanin, “si cercheranno di trovare le condizioni per una tale evoluzione della Corsica nella Repubblica, come previsto dalla Costituzione”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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