Francesco Toldo: una vita tra Fiorentina, Inter e Nazionale
Francesco Toldo: 50 anni tra Fiorentina, Inter e la Nazionale
Francesco Toldo, a lungo portiere dell’Inter e della Fiorentina, compie 50 anni. Una vita molto intensa, nella quale il portiere veneto ha legato i colori dei club con quelli della Nazionale. In particolare, nella memoria dei tifosi italiani resta l’impresa sfiorata della squadra all’epoca diretta da Dino Zoff agli Europei di Olanda-Belgio 2000. Toldo raggiunse il suo apice nella carriera in semi-finale contro i padroni di casa, dove parò diversi rigori, eliminando la nazionale Oranje dalla finalissima poi persa contro la Francia.
Toldo: gli inizi, la gavetta nelle serie minori e l’approdo in A
Nato a Padova il 2 dicembre 1971, Toldo muove i primi passi nella squadra parrocchiale di Monte Caselle, la U.S.M.A. Passa poi al Montebelluna, dove viene notato da degli scouters del Milan, che lo prendono e lo portano con sé. In questi anni, lavora saltuariamente come cameriere in un albergo della città scaligera. Un giorno al tavolo serve, ça va sans dire, un certo Dino Zoff. Non sa che qualche anno dopo avrebbero lavorato (stavolta come professionisti nel pallone) entrambi fianco a fianco.
Il Milan nel frattempo lo manda in prestito in varie squadre di categorie minori per farsi la gavetta: Hellas Verona, Trento in C2 e Ravenna. Con la squadra romagnola, si rende protagonista di ben due promozioni, prima la C1 e la B. Lo nota la Fiorentina, che lo prende in comproprietà nell’estate 1993. Ottenuta la promozione in A, esordisce in massima serie nella stagione 1994-93. Con la Viola, conquista due Coppa Italia (1996, 2001) e la Supercoppa Italiana (1996). La squadra, all’epoca di proprietà del produttore cinematografico Cecchi Gori, vive uno dei momenti migliori. La crisi del nuovo millennio però spinge la dirigenza a vendere i suoi asset migliori come lo stesso Toldo.
L’arrivo all’Inter e i successi con Mancini e Mourinho
Nel 2001 deve lasciare Firenze. Proposto inizialmente al Parma, Toldo rifiuta e sceglie l’Inter. I primi anni sono difficili. Nella stagione 2001-02 manca lo scudetto all’ultima giornata, nel tristemente famoso 5 maggio. L’anno dopo i nerazzurri sono beffati dai cugini in semifinale di Champions League nel primo dei due euroderby di quegli anni. Il primo successo da portiere dell’Inter arriva nel 2005, con Mancini allenatore. La Beneamata inizia il suo lungo ciclo vincente con la vittoria della Coppa Italia. Intanto però il rendimento di Toldo inizia a calare e Julio Cesar gli toglie il posto da titolare gradualmente. Resta comunque rimane in squadra come uomo spogliatoio, festeggiando così il Triplete del 2010. Si ritira dal calcio giocato nell’estate dello stesso anno.
La Nazionale e l’impresa sfiorata a Euro 2000
Francesco Toldo ha ricoperto a lungo anche il ruolo di portiere della Nazionale dal ’95 al 2004. Arrigo Sacchi lo convoca per la prima volta per la partita di qualificazione a Euro ’96 contro la Croazia, dove dà grande prova di sé. Si merita l’accesso ai campionati in Inghilterra dove è secondo di Peruzzi. Ancora il n.2 ai Mondiali di Francia ’98, con l’arrivo di Zoff come c.t. della Nazionale lo porta ad essere primo portiere in coabitazione con il giovane Buffon, sebbene l’ex campione di Spagna ’82 preferisca proprio Gigi.
Agli Europei del 2000 però Buffon si fa male prima dell’inizio del torneo, lasciando la responsabilità proprio a Toldo. Nel corso del torneo è l’uomo-chiave dell’Italia. In particolare, nella semifinale contro l’Olanda, è l’uomo che porta gli Azzurri in finale: ai calci di rigore, ne para ben tre su cinque (dopo averne parato uno nei tempi regolamentari). La finalissima contro la Francia purtroppo finisce a svantaggio degli Azzurri, con Zidane che segna il golden goal. Dopo gli Europei, la carriera in Nazionale di Toldo scende fino all’addio nel 2004.
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