G20, Accordo sul clima: si conclude così il Summit internazionale dei Venti. Emissioni zero e tetto di 1,5°C
G20, Accordo sul clima siglato. Si conclude così il G20 di Roma, con l’impegno verso l’emergenza climatica
Al G20 si arriva all’intesa di un accordo sul clima. I Venti nella mattinata di oggi, domenica 31 ottobre, arrivano a definire i punti chiave per rispettare l’importanza dell’emergenza climatica.
Al G20 l’Accordo sul clima
Nella mattinata odierna, domenica 31 ottobre, alle 10.30 circa, in sede G20 l’accordo sul clima è stato siglato. I leader dei Paesi partecipanti, cioè i Venti Paesi più sviluppati economicamente al mondo, hanno concluso il Summit internazionale con un accordo sul contrasto del cambiamento climatico. L’accordo sul clima è stato siglato in concomitanza con la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, la Cop26 di Glasgow.
Il contenuto dell’accordo sul clima al G20
L’accordo sul clima prevede di azzerare le emissioni nette entro genericamente la metà del secolo in corso. Alcuni Paesi sembrerebbe abbiano spinto per inserire anche un vincolo più stringente, ovvero un anno preciso: il 2050. Hanno trovato però l’opposizione della Cina, che da tempo si era prefissata l’obiettivo di azzerare le emissioni nette, almeno entro il 2060. Con la Cina, anche Russia, India e Arabia Saudita sono fondamentali, tra i Paesi più responsabili al mondo del cambiamento climatico. Un altro impegno preso è quello di mantenere l’aumento di 1,5°C della temperatura media della Terra entro il 2030. Per riuscirci, le emissioni globali dovrebbero essere ridotte del 45% entro il 2030, oppure portare avanti una riduzione anche dopo il 2030, ma il che vorrebbe dire sostenere costi molto più alti. Altro punto importante dell’accordo sul clima è la conferma del Fondo per il clima di 100 miliardi, stanziato a sostegno dei Paesi in via di sviluppo. La bozza del testo dell’accordo sul clima al G20, fanno sapere fonti diplomatiche, sottolinea l’importanza di rispettare “quell’impegno già fissato”.
Mario Draghi sull’accordo sul clima al G20
All’apertura della seconda giornata del Summit internazionale, Mario Draghi al panel sul “Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici”, organizzate dal principe Carlo d’Inghilterra:
Dobbiamo agire rapidamente per evitare conseguenze disastrose sul clima. Bisogna tagliare emissioni o ci saranno conseguenze disastrose sul clima. La presidenza italiana del G20 vuole spingere la crescita economica e renderla più sostenibile: lo dobbiamo ai cittadini, al pianeta e alle future generazioni
Watch the opening remarks of PM Mario Draghi and
Charles, Prince of Wales at the #G20RomeSummit Side Event on the role of the private sector in the fight against climate change. #G20Italy📽️ https://t.co/wU9Rj0sqc8 pic.twitter.com/4xGh1xSCYD
— G20 Italy (@g20org) October 31, 2021
Il Premier si affida alla scienza, nella lotta al cambiamento climatico, sostiene il dovere di ascoltare gli allarmi che vengono dalla comunità scientifica. Aggiunge anche che le decisioni che hanno preso oggi, domenica 31 ottobre, saranno decisivi per il prossimo Summit Cop26 di Glasgow. Mario Draghi, punta poi sulle energie rinnovabili, all’investimento in energie pulite e la produzione su vasta scala, in particolare incentivando il settore privato.
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